Quali entità si possono definire coscienti? Come è apparsa la coscienza? Quali proprietà speciali ha la coscienza umana? Simona Ginsburg ed Eva Jablonka dedicano al “problema mente-corpo”, ai nessi tra mente e cervello, il loro “Figure della mente”, edito da Raffaello Cortina.
La biologia evoluzionistica è il filo di Arianna che conduce il lettore lungo questo arcano labirinto psico-fisico, nel quale alcune immagini fungono da metafore visive, in risonanza con il tema trattato nel paragrafo specifico. Tali argomenti sono a loro volta raccolti, dai dodici ai sedici, in cinque panoramiche. La prima illustra i modi classici in cui abbiamo cercato di figurarci la coscienza, nella seconda si affrontano alcune domande, nella terza sezione si apre un quadro teorico evoluzionistico, la quarta introduce la coscienza umana e l’ultima veduta passa in rassegna alcune varietà anomale.
La pratica intellettuale del dubbio è d’obbligo, quando si scoprono in semplicissimi aggregati di cellule e molecole alcuni comportamenti che fanno venire la tentazione di parlare di “anima”. Piante e animali, pipistrelli e creature melmose come il Physarum polycephalum, amebe, vermi, pesci, cefalopodi: il campionario di organismi viventi che paiono dotati di una qualche forma di coscienza è sterminato e variegato. D’altronde, ricordano le autrici: “Non c’è consenso scientifico al riguardo e alcuni hanno perfino sostenuto che l’intero spettro degli organismi viventi dai batteri agli esseri umani meriterebbe di venire definito cosciente”. Ragionamento meno banale di quanto sembri, considerato che da questa idea deriva pesantemente l’etica dei rapporti che gli esseri umani intrattengono con tali organismi.
Uscito sempre per Cortina, “Più realtà” di David Chalmers offre invece un'analisi del nostro futuro tecnologico e della realtà virtuale in un'originale opera di "tecnofilosofia", in cui l’autore ipotizza che potremmo già trovarci all'interno di un mondo virtuale, conducendovi una vita significativa. La solita idea di “Matrix”, potremmo dire, inserita però un “grand tour” delle più importanti idee espresse al riguardo in ambito filosofico. L’autore è un neurologo, docente presso il Center for Mind, Brain, and Consciousness della New York University.
Jeremy Holmes ne “Il cervello ha una mente propria”, uscito in edizione italiana con introduzione di Alessandro Zennaro, si occupa infine dei recenti progressi delle neuroscienze e della ricerca sull’attaccamento, al fine di comprendere come la “talking cure” aiuti i pazienti a guarire. Come – per semplificare - funzioni la psicoterapia, pratica ancora in cerca di una teoria. L’autore ne approfondisce i principi psicoanalitici e i fondamenti neuroscientifici, tra cui la possibilità di stabilire nel trattamento una base sicura affidabile, il valore dell’incertezza, l’analisi dei sogni e le libere associazioni. Holmes ha lavorato come consulente nel sistema sanitario nazionale britannico.
L’esistenza e la consistenza della realtà, della coscienza e del nesso che tra le due si stabilisce è oggetto di un dibattito speculativo e sperimentale inesausto, da molto prima che le scienze esatte assumessero il posto di rilievo odierno. Ma l’ampliamento delle potenzialità offerte dall’Intelligenza artificiale sta imprimendo alla riflessione spunti, se non inediti, rinnovati e di progressiva attualità. Non stupisce pertanto la catena di uscite che gli editori più attenti a tali temi stanno inanellando.
Titolo: Figure della mente
Categoria: Saggi
Autore/i: Simona Ginsburg ed Eva Jablonka
Editore: Raffaello Cortina
Pagine: 200
Prezzo: 22,80
Titolo: Più realtà
Categoria: Saggi
Autore/i: David Chalmers
Editore: Raffaello Cortina
Pagine: 620
Prezzo: 33,00
Titolo: Il cervello ha una mente propria
Categoria: Saggi
Autore/i: Jeremy Holmes
Editore: Raffaello Cortina
Pagine: 117
Prezzo: 17,00
