Marco Malvaldi, il chimico-scrittore, torna in libreria con il quarto dei suoi gialli ambientati a Pineta, immaginaria località del litorale pisano. Come nelle altre sue opere, protagonisti delle indagini sono Massimo, gestore del BarLume, che, senza rimpianti, ha chiuso nel cassetto la laurea in matematica per mettersi dietro al bancone, e i quattro vecchietti che nel locale trascorrono gran parte della loro giornata tra chiacchiere e partite a carte: nonno Ampelio, il Rimediotti, il Del Tacca e Aldo, il ristoratore.
Torna anche in questo romanzo la capacità deduttiva del barista-detective che, sollecitato dai quattro anziani, si trova a indagare sulla morte di un facoltoso costruttore, Ranieri Carratori, avvenuta vent'anni prima, apparentemente per un tumore fulminante. La sua rapida scomparsa, verificatasi a pochi giorni dalla vendita a prezzi stracciati della nuda proprietà della sua lussuosa villa, incuriosisce però l'attempata comitiva che sospetta un omicidio.
Dapprima scettico, a poco a poco Massimo, immobilizzato in ospedale a seguito di un incidente viene coinvolto dal caso e, grazie alle sue riflessioni, a una brillante intuizione e a illuminanti letture - da Lucrezio all'Ecclesiaste - arriva a scoprire modalità e responsabilità dell'assassino.
Definito da alcuni ‘il Camilleri pisano', Malvaldi ripropone ancora una volta atmosfere piacevoli che richiamano, per i taglienti personaggi e per i toni sarcastici, i caratteri tipici della commedia all'italiana, in particolare di Mario Monicelli e del suo irresistibile ‘Amici miei'.
titolo: La carta più alta
categoria: Narrativa
autore/i: Malvaldi Marco
editore: Sellerio
pagine: 198
prezzo: € 13.00