Saggi: Svanire

Pausa e poi buio

Copertina del libro Conversazioni dopo un funerale
di C. S.

Yasmina Reza è una scrittrice e drammaturga francese. La sua prima opera teatrale, “Conversazioni dopo un funerale”, è stata pubblicata da Adelphi. L’autrice presenta tre fratelli - Alex, Édith e Nathan - che insieme allo zio Pierre e a sua moglie si riuniscono nella casa di campagna dopo la morte del padre. La pièce porta a scoprire le emozioni e i tentativi di elaborare il lutto dei diversi componenti della famiglia

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Yasima Reza è una scrittrice e drammaturga francese, le cui opere teatrali sono state rappresentate in molti Paesi e hanno ricevuto diversi riconoscimenti. Inizia la carriera come attrice ma poi, rendendosi conto di non voler vivere aspettando la telefonata che potrebbe fare decollare la sua attività, decide di iniziare a scrivere. All’età di 24 anni, scrive la sua prima pièce “Conversazioni dopo un funerale”, pubblicata da Adelphi nel 2023. Con quest’opera Reza ha vinto il prestigioso premio Molière come miglior autrice. 

La scena si apre con tre fratelli, Alex, Édith e Nathan nella tenuta di famiglia nella Loira. Il padre è appena morto e ha deciso, nei suoi ultimi attimi di lucidità, di farsi seppellire nel bosco che circonda la casa. Insieme a loro lo zio Pierre e sua moglie Julienne e la ex fidanzata di Alex, Élisa. L’autrice riesce a farci percepire gli stati d’animo dei personaggi, le dinamiche conflittuali che si sono instaurate in quella abitazione di campagna, mentre tutti cercano di elaborare la scomparsa del genitore.

Il racconto ha un ritmo scandito da poche pause e momenti di buio. Dalla prima all’ultima pagina affiorano gelosie e conflitti interni; si scopre che Alex, il fratello minore, vede Nathan come la causa del suo dolore, dal momento che lo contrastava in ogni decisione, come per esempio la vendita della casa di campagna. E poi c’è l'ex fidanzata Élisa, che lo ha lasciato perché si è innamorato di suo fratello. Un rapporto di amore e odio, quello tra i due fratelli, nonostante si vogliano bene, con Édith che prova a fare da mediatrice.

Alex riesce a esprimere il proprio dolore, la propria rabbia nei confronti del padre che li ha abbandonati, non riesce ancora ad accettare la sua scomparsa e rivolgendosi allo zio, dice: “Ma voglio che tu mi dica che lo rivedrò! Cazzo, è semplicissimo, voglio che tu mi dica ‘Sì. Lo rivedrai’ ne ho bisogno. Sarà stupido, sarà quello che vuoi, ma voglio sentire, voglio sentire che qualcuno mi dica ‘Si! Lo rivedrai’ Silenzio”.

Questa la richiesta di Alex, la richiesta di non essere abbandonato, di poter almeno vivere con il pensiero, con la speranza, di rivedere suo padre. Al contrario, Nathan non riesce ad esprimere il suo malessere, lo comprime dentro di sé, va a fare la spesa, si preoccupa dei suoi cari in silenzio, non riesce ad elaborare il lutto. Solo con Élisa riesce a trovare un po' di conforto e proprio per questo non vuole farla andare via. “No. Non voglio che mi lasci solo…. Sei più proibita che mai, Élisa. Ma oggi non voglio che mi lasci solo”.

Una pièce del 1983, che, riletta oggi, permette di leggere da un punto di vista sia emotivo sia cognitivo le emozioni e sensazioni che ci possono travolgere in seguito alla scomparsa di una persona amata. 

Titolo: Conversazioni dopo un funerale
Categoria: opera teatrale
Autore: Yasmina Reza
Editore: Adelphi
Pagine: 117
Prezzo: 12,00

 

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