Ristampa di un volume del 1989, "Umanisti artisti scienziati" (Edizioni della Normale) è l'ultimo libro su Umanesimo e Rinascimento dello storico della filosofia Eugenio Garin, con la prefazione per questa edizione del suo allievo Michele Ciliberto.
Quattro parti e una postilla che compongono un magnifico affresco di un'epoca straordinaria, animato dalle storie di alcuni dei grandi personaggi che attraversarono il Rinascimento: dai letterati Poggio Bracciolini e Lorenzo Valla al filosofo Marsilio Ficino, fautore del ritorno del pensiero di Platone nel '400; da artisti umanisti come Brunelleschi e Raffaello, al "caso" Galilei che occupa un posto fondamentale non solo della scienza, ma della cultura moderna. Garin, infatti, esalta il valore filosofico, prima che scientifico, dell'opera di Galilei, il cui metodo andava a scardinare non tanto la fisica aristotelica, quanto l'idea del mondo che su si basava la teologica cattolica che regolava la vita dell'epoca.
Un saggio, quello su Galilei, esemplificativo dell'approfondita riflessione che Garin compie lungo l'intero volume sulle radici umanistiche del pensiero moderno e sulle ragioni per cui le strade delle scienze umane e quelle naturali si separarono.