In quest'ottica l'Irpps-Cnr partecipa a Ic-Heath, che coinvolge 14 tra università ed enti di ricerca appartenenti a otto paesi dell'Ue. Il progetto europeo, rivolto a ragazzi, donne in gravidanza, anziani e persone affette da diabete, vuole creare un nuovo modello di alfabetizzazione digitale per diffondere, tramite corsi online, comportamenti e stili di vita più salutari. “Ic-Heath utilizza un approccio basato sulla co-creazione, anche con il contributo dei cittadini che portano le loro esperienze personali. Dal progetto è risultato che la principale ragione che spinge a cercare informazioni su Internet (44%) è avere maggiori notizie sulla propria malattia rispetto a quelle fornite dal medico”, spiega Patrizia Grifoni dell'Istituto Cnr. "Al secondo posto (32%) c'è la necessità di verificare l'esperienza di persone che vivono la stessa condizione e, in questo senso, i social network rappresentano un'importante fonte di informazione utilizzata. La terza motivazione che spinge il 22% a rivolgersi a Internet è il bisogno di verificare l'indicazione fornita dal medico perché si pensa che il consiglio del dottore non sia necessario".
Dall'indagine emerge quindi la necessità di verificare l'esperienza di persone che vivono la stessa condizione di malattia tra le motivazioni principali che spingono a consultare Internet.
Fonte: Fernando Ferri, Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali, Roma, tel. 06/492724216 , email fernando.ferri@irpps.cnr.it -