I due convivono tra bisticci e riappacificazioni in una camera claustrofobica, entrambi fuggono da un mondo che non amano. Lo scienziato, in particolare, rimprovera all'umanità una pericolosa miopia che impedisce di percepire la minaccia di distruzione che incombe sul pianeta: l'uomo attraverso inquinamento ambientale, mutazioni genetiche, programmazione delle nascite, realizzazione di armi di distruzioni di massa sta portando la propria specie verso la scomparsa.
Il quesito che Venturini pone attraverso la sua opera è: a quali conclusioni era giunto Majorana per decidere di scomparire precipitosamente dal mondo? E per rispondere porta sul palco la convivenza impossibile di due solitudini, di due figure i cui monologhi non trovano mai soluzione in un dialogo. Entrambi sordi al dolore e alle ragioni dell'altro, prigionieri della loro angoscia, sono reciprocamente vittime e carnefici. E l'impossibilità di comunicare trasforma la loro stanza, come nel dramma di Sartre, in una camera della tortura, dove davvero si può affermare che "l'inferno sono gli altri".
Titolo: La vera storia di Ettore Majorana
Regia: Franco Venturini
Cast: Franco Venturini, Chiara Conti
Quando: fino al 26 maggio 2013
Dove: teatro Flavio, Roma