La musica dell’universo
“Onda su onda” (Codice edizioni) è il primo libro del musicista Richard Mainwaring, compositore, polistrumentista, produttore musicale inglese. Che nel volume affronta un argomento poco considerato dai divulgatori scientifici, quello delle frequenze, delle onde e delle vibrazioni e di come siano presenti nella nostra vita quotidiana
Richard Mainwaring è un compositore, produttore musicale e presentatore televisivo, che collabora con la Bcc. Nel suo primo libro dal titolo “Onda su onda” (Codice edizioni), le protagoniste sono le frequenze, le vibrazioni e le onde, di cui distingue due tipologie: onde meccaniche ed elettromagnetiche.
Nella prima parte del volume descrive le meccaniche, spiega cos’è l’hertz, paragonandolo alle note musicali, e che cos’è un'onda, facendo l’esempio del telefono senza fili. Attraverso l’invenzione del pianoforte infinito illustra poi i fenomeni fisici delle onde mescolando scienza, storie e note musicali, arrivando fino ai buchi neri e retrocedendo fino al suono che rimbalzò nel cosmo 250/300 milioni di anni fa e che ora siamo riusciti a registrare tramite i più avanzati telescopi. Nel 2003 il telescopio Chandra ha infatti registrato, per la prima volta, le onde sonore dovute ad attività vicine a un buco nero: questo suono, indentificato con un Si bemolle, è causato dalla collisione tra il plasma e il gas circostante, ed è la nota più bassa che si possa produrre nell’universo. E Mainwaring è stato il primo compositore a scrivere un brano destinato a essere ascoltato nello spazio, dopo un lungo percorso di studi in merito.
Il saggio spiega poi come anche i terremoti siano una miniera di onde, percettibili e impercettibili; tanto che a Seul un grattacielo fu evacuato per il timore di un sisma, mentre la causa delle scosse era un gruppo di 23 pugili che si allenavano nella palestra: le vibrazioni della musica ad alto volume, associate ai movimenti dei piedi dei pugili, facevano sì che il palazzo oscillasse come se fosse in atto un terremoto. L’autore compie un vero e proprio excursus dalle scosse sismiche, che furono studiate già a partire dal 132 d.C. Mostrando quindi attraverso vari esempi come ci siano note non udibili all’orecchio umano che permettono l’oscillazione di alcuni corpi, per esempio la lama di una spada. Cita inoltra Pitagora, il primo ad associare la traiettoria dei pianeti alla musica, e Keplero che ne conferma la tesi.
La seconda parte del libro è dedicata alle onde elettromagnetiche che, invece, hanno bisogno della luce e non sono udibili al timpano. L’autore, con molta fantasia, dopo aver spiegato il fenomeno della creazione dell’arcobaleno, porta il lettore a immaginare che suono avrebbe se lo si trasformasse in onde meccaniche. Negli ultimi capitoli del libro si parla ancora di armi soniche, con alcuni esempi di uso degli ultrasuoni a scopo bellico o difensivo.
Infine, l’opera descrive alcuni oggetti comuni come lo spazzolino da denti e il forno a micro-onde, spiegando come anche questi oggetti trasmettano vibrazioni, e parla degli ultrasuoni usati in medicina, ricordando quanto siano stati importanti nella prevenzione di malattie come quelle cardiache. “Onda su onda” è un libro non riducibile a un unico genere letterario, perché interseca argomenti come la fisica ed elementi fantastici. Protagonista principale, però, la musica, una delle principali forme di frequenza con cui abbiamo a che fare e che funge da filo conduttore di tutto il libro.
Titolo: Onda su onda
Autore: Richard Mainwaring
Categoria: Saggi
Editore: Codice Edizioni
Pagine: 282
Prezzo: 23,00