L’Istituto di scienze marine (Ismar) del Consiglio nazionale delle ricerche vanta tra le sue sedi la Palazzina Canonica, che si innalza sulla Riva dei Sette Martiri a Venezia. L’edificio in stile neorinascimentale fu di proprietà di Pietro Canonica (1869-1959) scultore e compositore, che rivestì molti incarichi presso istituzioni culturali a cavallo tra Ottocento e Novecento e fu senatore della Repubblica. La Palazzina, sorta nel 1911 come residenza e atelier, nel 1932 fu donata dall’artista al Cnr, allora sotto la presidenza di Guglielmo Marconi, affinché vi fosse ospitata la sede di un Istituto di studi adriatici. Recentemente restaurata, oggi custodisce una ricca biblioteca, con un posseduto di oltre mille volumi dedicati a studi adriatici, mappe e fondi cartografici, fotografie e pregevoli disegni, lettere, che ricostruiscono il ruolo dell’Ismar nello scenario politico e scientifico nazionale e internazionale negli anni della sua fondazione.
Il libro “Una storia di muri e di navi a Venezia” (El Squero), a cura di Danilo Biondelli, Alessandro Ceregato e Angela Pomaro del Cnr-Ismar, offre uno spaccato di queste vicende e ci fa apprezzare l’eleganza architettonica dell’antica fabbrica, messa in risalto nel suo rapporto con la città. Preziose testimonianze raccontano gli albori delle scienze marine, come ad esempio le minute di Guglielmo Marconi relative alla fondazione dell’Istituto veneziano che avrebbe dovuto ospitare anche l’acquario del Regio Comitato talassografico Italiano. Alla fine dell’agosto 1932, Marconi comunicò a Mussolini l’intenzione di ospitare nella sede "gli studi scientifici e umanistici sull’Adriatico e più in generale sul mare, la sua articolazione, la sua composizione”. Giovanni Magrini, segretario del Comitato talassografico, ricevette l’incarico di direttore. “Numismatica, storia, etnografia, talassografia (l’attuale oceanografia), cartografia passata e recente riguardante l’Adriatico con particolare attenzione alle cosiddette terre irredente della Dalmazia alla Grecia, a Venezia e alla sua storia” erano i settori disciplinari di indagine.
Un passo fondamentale fu la creazione di una biblioteca interamente dedicata allo studio del mare, che acquisì via via volumi e una cartoteca arricchita fino al secondo dopoguerra. Fra il 1933 e il 1947 la Palazzina Canonica assunse progressivamente la funzione di centro bibliografico internazionale specialistico, allargando l’orizzonte all’intero Mediterraneo e agli oceani. Nel 1939, con la ristrutturazione della Riva dell’Impero, l’attuale Riva dei Sette Martiri, venne rinnovato il vecchio squero prospiciente la Palazzina, destinato ad Osservatorio per la pesca marittima, dove tra l’altro, si studiava il possibile sfruttamento di alcune alghe per la produzione autarchica di agar per l’industria farmaceutica.
Il complesso architettonico rivela particolari ornamentali di gusto rinascimentale e medievale; all’interno sulle volte sono campiti motivi decorativi in stucco e a tempera che richiamano la natura. Nel 2002, con l’accorpamento delle sedi veneziane del Cnr e la nascita dell’Istituto di scienze marine ospitato nei locali dell’antico Arsenale, la Palazzina Canonica e l’ex Osservatorio vennero sottoposti a una fase di ristrutturazione e restauro e il fondo librario e documentale venne digitalizzato. Il volume è corredato di testimonianze fotografiche, riproduzioni di disegni, lettere, documenti che accompagnati da didascalie rendono agevole la lettura.
Titolo: Una storia di muri e di mari a Venezia
Categoria: Specialistica
Autore: Danilo Biondelli, Alessandro Ceregato, Angela Pomaro
Editore: el Sequero
Pagine: 175
Prezzo: 28,00