È divertente e istruttivo lo spettacolo 'Non ci sono più le quattro stagioni' che il climatologo Luca Mercalli e la Banda Osiris stanno proponendo con una tournée in varie città italiane. Dopo l'esordio al Festival della scienza di Genova il 4 novembre e la tappa a Roma il 12 e 13 dicembre, saranno a Padova il 27 gennaio, al Teatro Mpx; a Torino il 10 febbraio, al Teatro Colosseo; a Bari il 9 marzo, al Teatro Forma.
Al centro della performance, i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale, temi delicati, che vengono affrontati in modo insolito, impiegando un mix di arte, storia, scienza e comicità. L'andamento climatico nei secoli è raccontato utilizzando dipinti che costituiscono una testimonianza visiva del passato: proposti quadri come 'Cacciatori nella neve' di Pieter Bruegel il Vecchio, che mostra la piccola glaciazione che ha interessato l'Europa nel 1500, ma anche le tele dei fiamminghi del 1600 e i paesaggi innevati di pittori del '700 come Francesco Foschi e Bartolomeo Pedon, che testimoniano alcuni freddi inverni europei dei secoli scorsi.
Non mancano le testimonianze letterarie, come quella contenuta nello 'Zibaldone' di Leopardi, in cui si legge che “i mezzi tempi non vi son più”. E quelle musicali, prima fra tutte l''Estate' di Vivaldi, che si è ispirata a estati piovose.