Focus: Consigli agli studenti

Strategie di apprendimento

ragazza
di Anna Capasso

Tradurre le informazioni in immagini visive, associarle a suoni musicali, ripetere ad alta voce, dormire alle ore giuste e magari smaltire l'ansia con una gita al mare. Ecco i consigli dell'Ibfm-Cnr per affrontare al meglio un esame

 

 

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Come prepararsi in modo soddisfacente agli esami quando le materie sono molte, il tempo per studiare poco e l'ansia tanta e crescente con il passare dei giorni? Grazie ad alcuni facili accorgimenti si possono migliorare le tecniche di studio.

Intanto è utile visualizzare i concetti. "Le immagini visive contengono molte più informazioni delle parole e difficilmente si dimenticano. Quando studiamo un evento storico, cerchiamo di farlo realisticamente: entriamo nella storia, immaginiamo il volto del condottiero, il suo abito, e la voce e associamoli all'avvenimento che desideriamo ricordare", suggerisce Alice Mado Proverbio, docente di neuroscienze cognitive all'Università di Milano-Bicocca e associata all'Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare (Ibfm) del Cnr di Milano.

"Sempre valida, poi, anche la ripetizione ad alta voce. che crea una doppia codifica (visiva e fonologica), rendendo l'apprendimento più durevole. Inoltre, la verbalizzazione stimola i livelli di arousal (attivazione cerebrale) e di concentrazione, indispensabili per formare tracce mnestiche durature".

Anche il ricorso alla creatività aiuta, ad esempio attraverso l'associazione di termini, nomenclature e formule che non entrano in testa a gesti o suoni. "La memoria procedurale, quella che riguarda le abilità ripetitive, contribuisce inconsapevolmente a fissaare i dati concettuali", prosegue Mado Proverbio. "È bene poi evitare l'interferenza tra informazioni semanticamente affini. e concetti simili, come 'soldato-valoroso', 'capitano-intrepido', 'aviatore-eroico, più difficili da memorizzare rispetto a quelli con significato differente, 'giustizia-lenta', 'paura-folle', 'visione-parziale'. "A tale scopo, si può alternare lo studio di materie diverse tra loro".

 

ragazza con libri

Dormire è notoriamente indispensabile alla memoria. "Le informazioni apprese durante il giorno vengono codificate a livello biochimico soprattutto durante le prime tre-quattro ore di sonno, quello non-Rem detto a onde lente. Ricordiamoci che un ambiente rumoroso, o dormire di giorno, sopprime selettivamente il sonno a onde lente", sottolinea Mado Proverbio.

Sicuramente consigliabile è ripassare gli argomenti fino a quando ci si senta preparati: aumenta la sicurezza  e si controlla meglio l'ansia al momento dell'esame. "Il sistema limbico, l'area del cervello responsabile dell'origine e della gestione delle emozioni, possiede molti recettori per il neurotrasmettitore Gaba, inibitore del sistema nervoso centrale che svolge un ruolo fondamentale nel controllo dell'eccitabilità neuronale e che risulta poco efficace in persone ansiose", conclude la ricercatrice. "Ansia da prestazione e nervosismo hanno inoltre effetti negativi sulla memoria. L'eccesso di cortisolo (ormone dello stress) nel cervello può determinare danni all'ippocampo (che regola il consolidamento delle informazioni a lungo termine). Se si è troppo preoccupati, dunque, non si apprenderà granché. Più proficuo è prenderla con umore positivo. Il trucco è alternare i periodi di studio a momenti di svago e di relax: ascoltare musica, una pizza con gli amici, una gita al mare".

 

Fonte: Alice Mado Proverbio, Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Cnr di Milano, università Milano-Bicocca, tel. 02/21717511 , email alice.mado.proverbio@ibfm.cnr.it -

 

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