Un Almanacco della Scienza “al vetro”
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha intitolato il 2022 a questo indispensabile materiale, cui dedichiamo il nostro magazine, esaminandone caratteristiche, aspetti, utilizzi e significati assieme a ricercatrici e ricercatori del Cnr
Fa parte della nostra vita quotidiana e della storia umana da millenni, è stato ed è un componente essenziale dell’economia, dell’arte e della ricerca scientifica. Un misto di sabbia silicea, carbonato di sodio e ossidi di alcuni metalli che consente di creare opere d’arte di forme e colori strabilianti. Oppure contenitori comunissimi, ma capaci di conservare al meglio le proprietà di sostanze, farmaci e alimenti: le preferenze degli italiani verso questo materiale per cibi e bevande giungono al 96%, informa Assovetro, e tra il 2020 e il 2024 si prevede un aumento della produzione di 500 mila tonnellate. Il vetro permette di far trasparire la luce, garantendo però l’isolamento termico e acustico; di riflettere la luce e costruire ottiche capaci di raggiungere distanze inimmaginabili, oppure di scrutare nelle scale più piccole. Inoltre, aspetto cui siamo ormai molto sensibili, può essere riciclato e riusato all’infinito senza perdere le sue proprietà, compensando così il notevole impatto della sua produzione, che prevede temperature di 1.500°C. Tant’è che Nature lo ha definito la “gemma nascosta” di un futuro a emissioni zero.
Insomma: il vetro è nel nostro passato, presente e futuro. Richiama idee di sostenibilità, sicurezza, qualità. Di trasparenza ma anche isolamento, di durezza e fragilità. L’industria italiana dei contenitori in vetro è al primo posto in Europa, in gran parte per le bottiglie da vino e “bollicine”, ma si tratta sicuramente di un materiale “globale”. Non a caso, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2022 Anno internazionale del vetro, coinvolgendo oltre mille tra enti, musei, associazioni scientifiche e industriali. Per evidenziarne l’importanza nella nostra vita e le numerose applicazioni, gli abbiamo dedicato questo numero dell’Almanacco della Scienza, avvalendoci come di consueto del supporto delle ricercatrici e dei ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche.
Dal punto di vista tecnologico, ricordiamo le proprietà dei vetri di spin per la realizzazione di computer ottici e i dispositivi elettronici dotati di memorie permanenti grazie a particolari materiali vetrosi. Si spiega poi come il vetro si trasformi con il tempo e perché un suono acuto possa frantumare un bicchiere. Sul piano storico-architettonico, partiamo dalle vetrate che adornano le cattedrali gotiche per arrivare a opere contemporanee quali la sala da concerti Zenith di Strasburgo e la Nuvola dell’Eur. Concludiamo poi con i significati metaforici di “campana di vetro”, “Palazzo di vetro” e “trasparenza”. Buona lettura.