Multimediale

Il primo museo digitale di storia della medicina

mudimed
di Alessandro Frandi

Mudimed è un progetto volto alla diffusione e valorizzazione della cultura scientifica. “Uno strumento contro la disinformazione e le fake news perché racconta ai suoi visitatori non solo come sono avvenute determinate scoperte, ma anche qual è il metodo per affrontare una fonte storica, cosa c'è di vero, di finto e talvolta di falso nelle ricostruzioni del passato”, afferma Andrea Grignolio ddel Centro interdipartimentale per l'etica e l'integrità nella ricerca del Cnr

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Mudimed  è il primo museo digitale della storia sul metodo scientifico in medicina e le fonti sono commentate da autorevoli storici, accademici e divulgatori. Possiede ben 19 opere provenienti da alcuni dei più importanti musei e istituzioni bibliotecarie del nostro Paese e racconta il rapporto tra la scienza e i contesti socio-culturali in cui questa è nata e continua a progredire, con testimonianze dei primi interventi chirurgici alle terapie più innovative, si ricorda quando la medicina era intesa principalmente come devozione e preghiera; ci sono gli affreschi pittorici di inizio Seicento, che riportano scene delle più significative epidemie del passato fino ad arrivare alle vaccinazioni e alla farmacologia moderna. Sono ampiamente utilizzati reperti storici e archeologici, manufatti, dipinti, opere letterarie e sculture che rappresentano uno spazio virtuale unico nel suo genere, che  consente al grande pubblico di familiarizzare con la storia della medicina.

“Un museo digitale del metodo scientifico può diventare uno strumento contro la disinformazione e le fake news non solo perché racconta ai suoi visitatori in modo autentico, basato sulle prove, come sono avvenute determinate scoperte, ma anche perché racconta qual è il metodo per affrontare una fonte storica, cosa c'è di vero, di finto e talvolta di falso nelle ricostruzioni del passato. Vuole essere un racconto storico del metodo scientifico in cui il metodo si guarda allo specchio e si mette a nudo, in cui le scoperte e le fonti vengono 'pettinate contropelo', per usare un'espressione di Walter Benjamin”, afferma Andrea Grignolio del Centro interdipartimentale per l'etica e l'integrità nella ricerca (Cid Ethics) del Cnr.

Obiettivo principale di Mudimed è portare i cittadini a interessarsi di scienza, i cui contenuti sono resi possibili per merito dell'intenso lavoro svolto dal suo prestigioso Comitato scientifico guidato da Giuliano Volpe con il supporto di una squadra di divulgatori di primo livellocomposto da scienziati, come Arnaldo Colasanti, Barbara Gallavotti, Andrea Grignolio, Paolo Mazzarello, Guido Silvestri.

“Oggi, le nuove generazioni danno spesso per scontate le fonti e persino la loro autenticità. L'infodemia innescata dalla pandemia da Covid-19 ci ha invece offerto un quadro informativo molto più complesso e opaco. Raccontare come si guarda criticamente alle fonti e alle notizie della storia della medicina, come intende fare Mudimed, è uno strumento eccellente per sviluppare un pensiero critico verso le attuali fonti e notizie del web sulle più recenti scoperte medico-scientifiche. Più semplicemente, per interpretare correttamente l'autenticità di un'informazione del passato e del presente dobbiamo usare gli stessi strumenti: quelli di cui Mudimed intende raccontare la storia, da Ippocrate a oggi, senza tralasciare uno sguardo all'immediato futuro delle innovazioni biomediche. Un progetto visionario e innovativo perché affronta per primo, a livello nazionale, uno dei temi centrali dei prossimi decenni: aumentare l'alfabetizzazione scientifica della cittadinanza”, conclude Grignolio. La piattaforma è realizzata da Novartis in collaborazione con Ministero della cultura, Ministero dell'università e della ricerca, Google Arts & Culture.

titolo: Mudimed
categoria: Multimediale
autore/i: Volpe Giuliano

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