In corsa per un miliardo
È la cifra che porterà a casa ciascuno dei due vincitori del Fet Flagship, il bando del 7° Programma Quadro per il finanziamento della ricerca nel settore Ict. Due istituti Cnr partner principali dei progetti piazzati ai primi posti della fase finale
Il bando per il settore Ict 'Flagship - Future and emerging technologies (Fet)' del 7° Programma Quadro della Commissione europea, entra nella fase finale del suo percorso di selezione. Nella graduatoria dei sei progetti scientifici internazionali selezionati tra venti concorrenti, presentata a Budapest a maggio del 2011, si sono piazzati ai primi due posti i progetti Graphene e FuturIct, che hanno tra i coordinatori ricercatori di Istituti del Cnr.
I sei finalisti dovranno presentare alla Commissione il programma dettagliato del loro piano d'azione. A maggio 2012 saranno proclamati i due vincitori, che riceveranno 100 milioni di euro all'anno, per dieci anni, per un totale di un miliardo di euro a progetto.
Rosaria Conte, dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Cnr, è membro del ristretto gruppo di lavoro che ha firmato la coordination action del progetto interdisciplinare FuturIct, che ha l'Ente tra i partner principali. Vincenzo Palermo, dell'Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (Isof), rappresenta invece il Consiglio nazionale delle ricerche tra i nove partner principali nel secondo progetto finalista, ‘Graphene-Driven Revolutions in Ict and Beyond'.
"FuturIct si pone un obiettivo ‘visionario': realizzare un mega simulatore elettronico per prevedere come andrà il mondo", spiega Rosaria Conte. "Un supercomputer che, analizzando l'enorme massa di dati digitali prodotti dalla società moderna, possa prevedere le crisi economiche, le epidemie, il comportamento della criminalità organizzata e portare alla formulazione di nuove teorie sociali, in grado di elaborare strumenti e pratiche innovatrici di supporto ai decisori politici e a tutti i cittadini".
"La Graphene Flagship si propone di trasferire una delle più importanti scoperte scientifiche degli ultimi anni dai laboratori di ricerca alle industrie europee" spiega Vincenzo Palermo. "Il grafene è uno dei materiali più studiati al mondo. È composto da foglietti microscopici di atomi di carbonio, spessi un solo atomo e larghi decine di micron. Ha una mobilità di carica elettrica 10 volte quella del silicio, resistenza meccanica 5 volte quella dell'acciaio, conducibilità termica 12 volte quella del rame ed elevata area superficiale (sino a 2.600 metri quadri/grammo). Trasparente, è impermeabile a qualsiasi gas; un foglio monoatomico di grafene è estremamente resistente ma flessibile. L'obiettivo della Graphene Flagship è utilizzare questo nuovo materiale al carbonio per realizzare nuovi dispositivi elettronici dalle caratteristiche mai viste prima, integrati direttamente in supporti plastici, flessibili e a basso costo, che avranno enorme valore industriale".
Fonte: Vincenzo Palermo , Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività, Bologna, email palermo@isof.cnr.it; Rosaria Conte , Istituto di scienze e tecnologie della cognizione, Roma, tel. 06/49936428, email rosaria.conte@istc.cnr.it