Rivista: Ripartenza

Numeri da sfogliare

copertina
di Sandra Fiore

È uscita "Prisma", mensile che spiega il mondo attraverso la matematica. Il numero di maggio affronta il tema della pandemia sotto vari aspetti. Tra i servizi proposti, teledidattica e difficoltà di accesso a Internet per molti studenti durante la quarantena, automazione e robotica in campo sanitario per ridurre i contagi e l'Europa e la ricerca scientifica, con un articolo di Luca Moretti dell'Ufficio relazioni europee e internazionali del Cnr di Bruxelles

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Una giornale che parla di matematica, giochi, idee sul mondo. È “Prisma”, rivista pubblicata da Mateinitaly dall'ottobre 2018 che intende dimostrare come questa disciplina, ostica a molti, sia in realtà un serbatoio insostituibile di idee e di tecniche per affrontare i problemi più complessi. Le pagine vogliono indurre il lettore anche a scoprire il ruolo della ricerca scientifica come modello di democrazia e di collaborazione. Ogni numero del magazine contiene un dossier dedicato ai giochi matematici per grandi e piccoli, servizi, reportage e rubriche per offrire, in modo diverso, uno sguardo sulle trasformazioni e sulle nuove realtà sociali, tecnologiche ed economiche.

“La sfida che ogni mese Prisma raccoglie è duplice: parlare di matematica in modo corretto rivolgendosi a un grande pubblico ed essere presente in edicola in un momento in cui tutta l'informazione 'di carta' deve affrontare problemi non da poco”, spiega il direttore Vincenzo Mulè. Nell'editoriale che apre il numero di maggio egli auspica che nel post Covid la scienza e la ricerca continuino a ricevere l'attenzione che hanno avuto durante l'emergenza, sottolineando il loro ruolo di motore di sviluppo e benessere. “Quasi un anno fa, Prisma aderì all'appello lanciato da giovani ricercatori e giornalisti scientifici nel quale si chiedeva al Parlamento di dotarsi di una struttura permanente di consulenza scientifica”, ricorda Mulè. “Una richiesta nata dalla consapevolezza che ogni giorno chi governa il Paese deve assumere decisioni che chiamano in causa scienza e tecnologia. Se pensata e realizzata in tempi ordinari, avrebbe potuto dare maggiori strumenti per farci trovare pronti all'emergenza che stiamo vivendo”.

Un “focus breve” (a cura di Luca Alberini), disegna un quadro sintetico ed efficace dell'accessibilità degli studenti alla rete per svolgere la didattica a distanza: il 33,8% è la percentuale delle famiglie italiane senza un computer o un tablet in casa; la quota scende al 14,3% tra le famiglie con almeno un minore e solo nel 22,2% dei casi censiti ogni componente ha a disposizione un proprio device; nel Sud Italia, il 41,6% delle famiglie è senza computer in casa e solo il 14,1% ha a disposizione almeno un pc per ciascun membro della famiglia. Uno scenario che  riflette una situazione a macchia di leopardo sull'utilizzo in Italia della rete informatica. La storia di copertina approfondisce l'impiego di robot e di mezzi automatizzati nel lavoro. In genere fonte di preoccupazione, perché visti come “usurpatori” di professionalità, in pandemia si sono rivelati una risorsa molto apprezzata, “quasi a farci scoprire che in fondo quel futuro distopico, immaginato da tanti film e serie tv, non sarebbe poi così male: con più infermieri-robot in circolazione negli ospedali e nei centri di assistenza, per esempio, saremmo riusciti a sollevarci fin da subito dai compiti più rischiosi in ambito sanitario e a contenere i contagi”, commenta Simone Cosimi autore dell'ampio articolo. Il rapporto causa effetto tra Covid-19 e crisi dei mercati è illustrato da Germana Giombini che si addentra nelle maglie complicate di borse, Fmi, Bce e politica economica. Lo sguardo si posa poi su un fiore all'occhiello della storia economica italiana: la famiglia Olivetti, emblema di idee e innovazione che portarono l'azienda di Ivrea, guidata da Adriano, a competere con colossi internazionali. Il servizio è di Amedeo Pascutti.

Si rimane sullo scenario internazionale con l'intervento di Luca Moretti dell'Ufficio relazioni europee e internazionali del Cnr, con sede a Bruxelles. Moretti ricorda il 9 maggio 1950, quando il ministro degli Esteri francese Robert Schuman, in un discorso tenuto a Parigi, propose alla Repubblica federale di Germania e agli altri Paesi europei la creazione di una comunità di interessi pacifici. L'intervento, passato alla storia come la “dichiarazione di Schuman”, è ricordato come “il primo discorso politico ufficiale in cui compare il concetto di Europa intesa come unione economica e, in prospettiva, politica e quindi come il punto di partenza del processo d'integrazione europea”. Un ruolo di collante della ricerca tra Paesi e culture diverse è il Programma Horizon 2020 che finanzia progetti, cui collaborano ricercatori del Cnr e di nazionalità differenti, senza condizionamenti.

Tra immagini di alta qualità e una grafica sobria ed efficace, si scorrono ancora: un reportage su Venezia a sei mesi dal disastro che ha colpito la Laguna (di Sara Moraca); un servizio sulla formazione matematica di Aleksandr Solženicyn, premio Nobel per la letteratura nel 1970 (di Carlo Toffalori); il ricordo dello scienziato John Conway, morto a causa del Covid19, autore di molte teorie e di contributi alla matematica creativa (di Maurizio Paolini). E per finire, giochi matematici per tutte le età per tenere allenata la mente.

Oltre che dalle pagine della rivista cartacea, il magazine è fruibile sul sito www.prismamagazine.it (solo per anteprime) e sui social: Fb: @PrismaMagazineMatematica; Instagram: prismamagazine.it e newsletter.