E' ampia la cooperazione scientifica e tecnologica che lega il Cnr al Canada e alle sue istituzioni di ricerca. A testimoniarlo il report curato dall'ufficio dell'addetto scientifico dall'Ambasciata d'Italia a Ottawa relativamente al periodo 2007-2010, dal quale emerge non solo l'elevato numero di progetti e istituzioni coinvolte, ma soprattutto l'articolato spettro di discipline scientifiche, che spaziano dal settore delle life sciences a quello dell'aerospaziale, dalle nanotecnologie e materiali funzionali all'agroalimentare, fino alla salute e molto altro ancora.
Il programma di scambio intrapreso con il National research council of Canada - l'ente canadese corrispettivo del Cnr - ad esempio. Oppure il memorandum of understanding tra il Dipartimento di scienze della vita del Cnr e 'Genoma Canada' finalizzato a condurre ricerche sui temi della genomica, della proteomica, della bioinformatica, della genomica funzionale. Il Cnr ha collaborato anche, tramite Telethon Italia, con i Networks of Centres of Excellence (Nce) in materia di malattie genetiche, e tramite l'Istituto di fisiologia clinica della scuola S. Anna di Pisa con l'Institute of biodiagnostic di Winnipeg al fine di sviluppare ricerche in campo cardiologico e di imaging nelle risonanze magnetiche.
Un momento saliente di confronto tra i due Paesi ha riguardato poi l'aerospaziale in occasione del convegno internazionale su 'Innovation, technology and markets in the aerospace sector' organizzato nel settembre 2010: nel corso dell'incontro sono stati firmati due accordi sulla mobilità dei ricercatori, tra l'Università di Salerno e la McGill University, e tra l'ospedale St. Boniface di Winnipeg e l'Università di Roma Tor Vergata. Programmi di scambio sono attivi anche con il Canadian institute of health research, il Natural sciences and engineering research council of Canada e lo stesso Nrc nei campi delle nanotecnologie e materiali funzionali, un settore che ha portato anche alla firma di una lettera di intenti tra l'Università di Montreal e l'Istituto di chimica e tecnologia dei polimeri del Cnr di Pozzuoli. Altre collaborazioni hanno riguardato l'Istituto motori del Cnr e l'Institute of chemical process and environment technology canadese.
Un accordo vede infine impegnati il Dipartimento alimentare del Cnr e l'Agriculture and agri-food Canada. Nell'ambito di tale collaborazione è stato finanziato dall'Unione Europea un progetto multilaterale per costituire una rete scientifica internazionale che promuova l'uso dei materiali eco-sostenibili per la conservazione dei cibi. "C'è un grande apprezzamento, da parte delle istituzioni canadesi, per i risultati e la qualità della ricerca italiana nel corso delle cooperazioni bilaterali portate avanti negli ultimi anni", afferma l'addetto scientifico dell'Ambasciata italiana ad Ottawa Emanuele Fiore.
Fonte: Emanuele Fiore, Ambasciata d'Italia a Ottawa , email emanuele.fiore@esteri.it