Vita Cnr

Il futuro dell'Ict? È dei 'visionari'

Immagine stilizzata Ict
di Francesca Gorini

Il Cnr è partner della coordination action ‘FuturIct', un  progetto che si propone di integrare l'uso delle tecnologie dell'informazione, delle scienze della complessità e delle scienze sociali per analizzare i fenomeni sociali e supportare i processi decisionali su scala globale

Pubblicato il

Riunire e mettere a fattore comune competenze trasversali e interdisciplinari che spaziano dall'informatica alla fisica computazionale, dalle scienze ambientali all'economia, dalla psicologia alle scienze sociali, con l'obiettivo di realizzare modelli in grado di riprodurre e analizzare fenomeni e comportamenti sociali, e supportare tramite essi la gestione delle sfide planetarie del futuro. E' l'ambizioso obiettivo di 'FuturIct', progetto internazionale di cui è capofila l'Istituto di tecnologie di Zurigo, e a cui il Cnr partecipa tramite il laboratorio di simulazione sociale dell'Istituto di scienze e tecnologie cognitive, coordinando un 'workpackage' che vede coinvolti numerosi altri enti e atenei italiani tra i quali il Politecnico di Torino, l'Isi, le università di Genova e Roma 'La Sapienza', oltre a vari Istituti del Cnr.

Il progetto rientra in una 'coordination action' recentemente ammessa a finanziamento nell'ambito della 'Future and emerging technologies flagship call'. L'iniziativa fa parte del settimo Programma quadro di ricerca europea, che finanzia con un grant di un miliardo di euro progetti di ricerca 'visionari', caratterizzati cioè da obiettivi dal forte impatto sociale, in qualche modo rivoluzionari per interdisciplinarietà e dimensione.

"La coordination action costituisce il primo passo di un iter che ha come scopo non soltanto quello di ottenere un finanziamento così importante, ma anche quello di costruire una rete sinergica con le comunità scientifiche nazionali e internazionali perché il progetto possa porsi a supporto della società nella sfida verso un futuro più sostenibile", afferma Rosaria Conte, direttore del laboratorio di simulazione sociale dell'Istc-Cnr e responsabile dell'iniziativa. "L'obiettivo è utilizzare la tecnologia come strumento per prevedere possibili scenari di crisi, ma anche cambiamenti  significativi di natura economica, ambientale, sociale, e supportare la messa in atto di politiche di risposta adeguate". 

Fonte: Nicola Lettieri, Istituto di scienze e tecnologie della cognizione, Roma , email nicola.lettieri@istc.cnr.it