L'altra ricerca

L'arte della malattia mentale

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di Silvia Mattoni

Nuovo allestimento hi-tech al Museo laboratorio della mente, nell'ex manicomio di Santa Maria della Pietà a Roma, per dare voce ai pazienti psichiatrici, ai loro familiari e agli operatori del settore attraverso un racconto collettivo di questo complesso universo

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Un viaggio nella mente umana per raccontare la storia della psichiatria attraverso l'arte e la scienza, prima e dopo la legge 180 sulla chiusura dei manicomi. Nasce così la nuova installazione artistica e multimediale del Museo laboratorio della mente e di Studio azzurro dal titolo 'Portatori di storie. Da vicino nessuno è normale', allestita in anteprima presso il padiglione della Biblioteca Cencelli, all'interno dell'ex ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà, a Roma.

L'opera, frutto della collaborazione con Centro studi e ricerche e Dipartimento di salute mentale dell'Azienda unità sanitaria locale Roma E e Regione Lazio, è il risultato del completamento del progetto intrapreso nel 2010 (http://www.museodellamente.it/). "Il percorso espositivo, coadiuvato dalle fonti dell'Archivio storico-audiovisivo e della Biblioteca Cencelli, intende dare voce alle odierne esperienze vissute dai pazienti psichiatrici, dai loro familiari e dagli operatori della salute mentale, attraverso il racconto collettivo del complesso universo del disagio mentale", spiega il direttore del Museo Pompeo Martelli. "Un itinerario immersivo narrativo nelle memorie del manicomio, per una lettura dell'alterità, delle sue forme e dei suoi linguaggi, per combattere lo stigma e promuovere la salute mentale. Da qui anche l'dea di pubblicare l'omonimo catalogo, edito da Silvana".

L'impianto narrativo si sviluppa in due momenti distinti: uno più spettacolare e suggestivo, ispirato alla multitestualità e alla continua oscillazione tra elementi reali ed esperienze di laboratorio; l'altro di maggior approfondimento sulle tematiche che diventeranno poi oggetto del percorso del Museo laboratorio della mente dell'ex Ospedale psichiatrico S. Maria della Pietà. "Le cinquanta persone che hanno donato la propria testimonianza sono proiettate in scala reale, dando così la possibilità al visitatore di confrontarsi con la loro esperienza diretta, che si genera nell'attraversamento degli spazi manicomiali e nell'apparire inatteso delle storie rievocate come fotografie tridimensionali, dove campeggiano colori, strumenti e linguaggi della multimedialità", continua Martelli.

Il rilievo assunto dalla struttura nell'organizzazione museale della Regione Lazio, riconosciuto con il Premio Icom (International council of museums) che lo ha considerato il più attrattivo e innovativo d'Italia, il costante afflusso di visitatori e la dimensione istituzionale del 'prendersi cura', costituiscono i motivi fondanti del continuo dialogo con la comunità e il territorio e del completamento del progetto di allestimento intrapreso sin dal 2008. Inoltre, il Servizio educativo del Museo prevede progetti e collaborazioni con scuole, università e associazioni, per incoraggiarne l'uso come centro di formazione scientifica e promozione della salute mentale.

L'installazione 'Portatori di Storie' troverà forma completa e collocazione definitiva nel secondo piano del Museo laboratorio della mente, al termine delle previste opere di ristrutturazione e ampliamento degli spazi allestitivi.

Per saperne di più: 'Portatori di storie. Da vicino nessuno è normale', Silvana editoriale, Milano, 2012

Silvia Mattoni

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