Prove di 'atterraggio morbido' all'Insean
Si sono conclusi nella Vasca navale del Cnr i test sperimentali dell'Intermediate experimental Vehicle dell'Esa, il cosidetto 'Shuttle europeo'. La partenza è prevista nel 2014
Si chiama Ixv (Intermediate eXperimental Vehicle), il nuovo veicolo spaziale a comando remoto, privo cioè di equipaggio umano a bordo, con il quale l'Europa si accinge a sperimentare nuove tecniche di rientro nell'atmosfera e a effettuare test sperimentali. Ixv è parte di un programma dell'Agenzia spaziale europea (Esa) finalizzato alla costruzione di uno shuttle con un rientro atmosferico controllato (da orbita terrestre bassa). L' atterraggio 'morbido' in mare, un ammaraggio, concluderà la fase della discesa.
È facile immaginare come, per consentire il recupero del veicolo, della strumentazione e dei dati, il rientro in atmosfera e l'ammaraggio siano momenti fondamentali. Per quest'ultimo, in particolare, i test sono stati eseguiti presso gli impianti dell'Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale (Insean) del Cnr di Roma.
"Gli studi analitici e le simulazioni numeriche sono stati validati attraverso il confronto con i risultati delle prove condotte su un modello del veicolo spaziale in scala uno a quattro, riproducendo differenti velocità di ammaraggio e diverse condizioni di vento", spiega Alessandro Iafrati dell'Insean-Cnr, responsabile del progetto. "Le misurazioni hanno riguardato le pressioni in diversi punti della fusoliera, la dinamica del moto rigido, le forze agenti sui flap e le accelerazioni prese in corrispondenza dei punti dove sarà posizionata la strumentazione elettronica del veicolo vero. Per riprodurre il più fedelmente possibile le condizioni di ammaraggio è stato sviluppato un sistema in grado di trasmettere i dati in modalità wireless".
La particolarità del progetto ha richiesto un notevole contributo dei laboratori di progettazione elettronica e meccanica, e la collaborazione di Thales Alenia Space, leader nei sistemi satellitari delle infrastrutture orbitali, che ha curato le simulazioni numeriche e ha suggerito le condizioni di prova.
L'Ixv partirà per lo spazio nel 2014, utilizzando Vega, il nuovo lanciatore leggero europeo, portando in alto un altro pezzo di scienza e tecnologia che parla italiano, perché sviluppato dall'Agenzia spaziale italiana (Asi) in collaborazione con l'Esa.
Fonte: Alessandro Iafrati , Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale del Cnr,Roma, tel. 06/50299296, email alessandro.iafrati@cnr.it