Vita Cnr

Arriva il robot restauratore   

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di Valentina Grasso

Alla 'MakerFaire’, la fiera europea dell'open hardware di Roma, presentate alcune applicazioni realizzate dall’Itia e dall’Ibimet del Cnr, che ha sviluppato una bicicletta con centralina di monitoraggio dell’aria
 

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Si è svolta al Palazzo dei Congressi di Roma la prima edizione europea della 'MakerFaire’, la fiera dedicata al mondo dell'open hardware e ai 'makers’, i moderni inventori e artigiani digitali, innovatori accomunati dalla voglia di costruire, assemblare, fabbricare e condividere. La manifestazione ha avuto oltre 30 mila visitatori, centinaia di workshop, decine di laboratori dedicati ai più piccoli, che hanno realizzato oltre 3.000 giocattoli tecnologici. Anche il Cnr era presente all’evento.

L'Istituto di tecnologie industriali e automazione (Itia) di Milano ha presentato, in collaborazione con Cia automazione, un sistema innovativo che unisce i robot antropomorfi e i sistemi di visione 3D. “Speciali sensori forniscono la vista al robot, che diventa capace di vedere, misurare e memorizzare oggetti di qualsiasi tipo, ottenendo un modello 3D ad altissima precisione”, spiega Luca Cevasco dell’Itia-Cnr. “Tramite un apposito software il robot è inoltre in grado di fresare il blocco di marmo, o di altri materiali, riproducendo come uno scultore l'oggetto scansionato. Il sistema permette di svolgere con facilità e in tempi molti brevi complesse operazioni di restauro”.

Nel settore dell’ambiente, erano visibili Airborne Life Finder, un gruppo di sensori open hardware,installati sull'aereo di monitoraggio ambientale dell’Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Cnr, lo SkyArrow Era, esposto nella Capitale.

“È un vero laboratorio in volo, pieno di strumenti e capace di campionare i microrganismi presenti in atmosfera”, spiega Federico Carotenuto dell’Ibimet-Cnr, che ha realizzato Airborne Life Finderè. “Il particolato di origine biologica catturato in volo viene poi analizzato in laboratorio per definire la composizione delle specie batteriche. L’obiettivo è multiplo: anticipare la diffusione di malattie animali, umane e delle piante e studiare complessi meccanismi atmosferici di cui i microorganismi possono essere protagonisti".

Airborne Life Finder utilizza per il suo funzionamento un codice open source in ambiente Linux. L'idea di campionare Dna in atmosfera è stata sviluppata nell'ambito di FoxLab, una collaborazione fra Fondazione E.Mach di San Michele all'Adige, Cnr, Università di Innsbruck e di Aarhus, con il supporto di imprese aeronautiche.

L’Ibimet-Cnr già da alcuni anni è attivo sulle tecnologie open a basso costo con progetti basati sulla piattaforma italiana Arduino, tra i quali la SensorWebBike, una bicicletta elettrica dotata di una micro centralina di rilevamento della qualità dell'aria e dell'ambiente urbano, in cui i cittadini diventano 'sensori’ in movimento in grado di misurare vari parametri ambientali in modo partecipativo. In campo agricolo invece l’Istituto ha sviluppato la stazione AgroMeteo, installata in modo distribuito nelle aree coltivate per monitorare in continuo parametri ambientali e fornire mappe di rischio meteo climatico, sistemi di allerta precoce contro malattie, previsioni di crescita e qualità, a supporto di aziende del settore agroalimentare.

 

Fonte: Federico Carotenuto, Istituto di storia dell’Europa mediterranea (Isem) sede di Firenze , email angelo.cattaneo@isem.cnr.it - Luca Cevasco, Istituto di tecnologie industriali e automazione, Milano