Vita Cnr

Per città verdi ci vuole azione

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di Francesca Gorini

Il Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l'ambiente del Cnr coordina, attraverso l'Istituto di biologia agroambientale e forestale, il programma europeo Cost su 'Foreste urbane e infrastrutture verdi'. Obiettivo, raccogliere le informazioni che arrivano dal mondo scientifico e sensibilizzare la società sui benefici della vegetazione nei contesti cittadini

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È stata presentata a Bruxelles l'azione Cost Fp1204 'Green infrastructure approach: linking environmental with social aspects in studying and managing urban forests', programma europeo di cooperazione scientifica dedicato a foreste urbane e infrastrutture verdi, che durerà fino al 2017. I paesi europei che partecipano all'azione sono 32 e a essi si aggiungono Stati Uniti, Canada, Algeria e Armenia: l'Italia svolge il ruolo di coordinamento, attraverso l'Istituto di biologia agroambientale e forestale (Ibaf) del Cnr del Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l'ambiente.

"Scopo principale è incrementare la conoscenza del ruolo che giocano gli spazi verdi nel contesto dell'architettura urbana", spiega il coordinatore Carlo Calfapietra dell'Ibaf-Cnr. "È inoltre fondamentale che la comunità scientifica sia in grado di parlare con la società e gli amministratori dei benefici che il verde cittadino - alberature, parchi, giardini e fasce periurbane - ha in termini di vivibilità, miglioramento ambientale e qualità della vita".

La 'dissemination' è infatti una delle principali linee di attività del programma, da realizzare attraverso, seminari, scambi di ricercatori, pubblicazioni e conferenze: la prima è in programma nel maggio 2013 a Milano, cui seguirà un secondo appuntamento a ottobre in Bulgaria. I tre gruppi di lavoro costituiti nell'ambito dell'azione Cost focalizzeranno l'attenzione rispettivamente sui temi: ambiente, inteso come ruolo della vegetazione nell'assorbimento di carbonio e inquinanti atmosferici; aspetti socio-ricreativi, puntando in particolare all'educazione dei giovani delle scuole); governance.

"È indispensabile che le evidenze che la comunità scientifica produce sui benefici del verde urbano possano trovare una traduzione sul piano gestionale e legislativo", conclude Calfapietra. "In questo risiede lo scopo ultimo dell'azione di networking che viene condotta tra tutti i paesi aderenti e che comprende anche l'analisi di casi di successo che possano contribuire a massimizzare i 'servizi ecosistemici' del verde urbano a vantaggio delle comunità".

Fonte: Carlo Calfapietra, Ibaf - Istituto di biologia agroambientale e forestale, tel. 0763/374929 , email carlo.calfapietra@ibaf.cnr.it