Vita Cnr

A Spilimbergo il mosaico è high-tech

La realizzazione di un mosaico
di Francesca Gorini

L'Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici del Cnr di Faenza ha stretto un accordo di collaborazione con il Consorzio per la scuola mosaicisti del Friuli. Obiettivi: collaborare allo sviluppo di tecnologie di conservazione e restauro, sperimentare nuovi materiali e tecniche e avviare iniziative di formazione avanzata
 

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Innovazione, arte e conservazione sono i capisaldi dell'accordo siglato tra l'Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici (Istec) del Cnr di Faenza e il Consorzio per la scuola mosaicisti del Friuli con sede a Spilimbergo, una delle più antiche e prestigiose scuole-atelier musive del nostro Paese.

La partnership è finalizzata allo sviluppo di tecnologie e materiali sia per la conservazione di mosaici moderni sia per la realizzazione di mosaici contemporanei, oggi largamente richiesti dal mercato edilizio e urbanistico internazionale come segno distintivo di 'made in Italy' (piscine, pavimentazioni, piazze, chiese, metropolitane, stazioni ferroviarie, eccetera). In particolare, l'Istituto del Cnr metterà a disposizione il know-how acquisito nella produzione di particolari geopolimeri ottenuti da materie prime naturali inorganiche (rocce e argille) che hanno dimostrato grande versatilità ad essere applicati alla tecnica musiva per la facilità di utilizzo e le caratteristiche di resistenza e durata, ottimizzandone costi e tempi di realizzazione.

"La collaborazione con la scuola di Spilimbergo è attiva già da alcuni anni", spiega Michele Macchiarola dell'Istec-Cnr. "Il contributo del nostro Istituto nell'ambito riguarda sia l'offerta di tecnologie innovative a supporto del restauro e della diagnostica, sia la sperimentazione di nuovi materiali ecocompatibili in interventi di conservazione, soprattutto malte e compositi geopolimerici, che in Istituto già produciamo. Materiali geopolimerici e ceramici appositamente sviluppati potranno essere utilizzati nella realizzazione di nuovi mosaici. Altro aspetto prioritario, inoltre, sarà la formazione avanzata, con corsi, pubblicazioni, workshop e iniziative mirati a valorizzare un settore che rappresenta una grande eccellenza italiana".

"Desideriamo crescere nella sperimentazione di materiali e supporti", afferma il direttore della Scuola, Gian Piero Brovedani. "L'anno scorso, all'interno della nostra scuola è stata avviata una produzione di nicchia di componenti ceramici per mosaico, seguita da esperti chimici. Ora, il legame con il Cnr ci permette di realizzare laboratori per la diagnostica e il restauro basati sulle più avanzate tecnologie disponibili".

Fonte: Michele Macchiarola, Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici, Faenza , email michele.macchiarola@istec.cnr.it