I tecnici del Cnr con il supporto dei loro corrispondenti locali e in Italia, hanno allestito il
sistema informativo geografico. L’applicazione sviluppata integra diverse tecnologie. “Usiamo i dati del programma Copernicus (European Earth Observation Programme) nato per supportare i paesi europei durante le emergenze e che, a Gaza, permette di verificare lo stato degli edifici con immagini satellitari. Utilizziamo inoltre i dati provenienti da fonti internazionali, sull’evoluzione e sull’effettivo stato dei luoghi. In ultimo, ci serviamo degli operatori sul terreno, che con tablet e palmari possono inviare report sullo stato dei luoghi colpiti e segnalare con precisione le necessità”, continua il ricercatore.
Le risorse, infatti, sono poche e vanno gestite in modo ottimale. “I sistemi informativi territoriali di nuova generazione sono un valido strumento di pianificazione e di supporto per gli operatori in campo”, conclude Dello Buono.“La geo-localizzazione è importante, così come avere sistemi flessibili, che permettano di ottenere le informazioni fondamentali per intervenire con prontezza e precisione”.
Fonte: Dimitri Dello Buono , Istituto di metodologie per l'analisi ambientale, Tito Scalo, tel. 0971/427305, email dimitri.dellobuono@cnr.it