Vita Cnr

La tecnologia per il futuro delle foreste

Trattore
di Maria Giovanna Franch

L'Ivalsa-Cnr di San Michele all’Adige insieme con la Fondazione Graphitech di Trento è capofila di un progetto europeo che renderà più competitive le utilizzazioni boschive in ambito montano

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“L’acronimo 'Slope’ non è scelto a caso. Se nei paesi nordici, grazie alle condizioni pianeggianti, il lavoro in bosco è già totalmente meccanizzato, con conseguente riduzione dei costi di produzione del legname e garanzia di sicurezza, lo stesso non si può dire per le zone montane, dove i terreni pendenti non facilitano l’utilizzo degli stessi macchinari. E questo significa che il nostro legname, prodotto con sistemi più costosi, rimane spesso fuori mercato, pur essendo qualitativamente migliore” afferma Gianni Picchi, responsabile scientifico del progetto Slope nato per colmare questo gap.

'Slope’ (in italiano 'pendio’) è finanziato nell’ambito del Settimo programma quadro con un budget complessivo di oltre 5 milioni di euro e promosso dall’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Ivalsa) del Cnr di San Michele all’Adige insieme con la Fondazione Graphitech di Trento, specializzata in geo-informatica. Lo studio coinvolge partner europei e due aziende italiane, la Greifenberg Teleferiche e Flyby srl.

Taglio alberi

"Un dettagliato modello 3D della foresta, generato grazie all’integrazione di riprese aeree rilevate da satelliti e droni e immagini 'da terra’ a opera di un laser-scanner, permette agli operatori di muoversi nel bosco virtuale e stimare il valore commerciale di ogni singolo albero”, aggiunge il ricercatore. “Le piante, scelte sulla base del modello, vengono quindi marcate con un'etichetta elettronica, abbattute e infine estratte utilizzando una teleferica forestale intelligente, capace di identificare il carico e lavorare in modo automatico. Operando sospesa da terra, la teleferica consentirà di non danneggiare né le piante che rimangono né il suolo, assicurando la massima sostenibilità ambientale”.

L’automatizzazione del processo continua in fase di scarico, dove un’altra macchina sfrutterà innovativi sensori per valutare pezzo per pezzo la qualità del legname, assegnando ogni tronco a una specifica classe commerciale, così da evitare molto lavoro di 'assortimentazione’ sia in bosco sia in segheria. La corretta gestione delle informazioni raccolte e inviate in tempo reale a un server centrale garantirà il controllo di ogni singolo elemento del processo.

“In ogni momento sarà possibile conoscere quanto e che tipo di materiale si trova all'imposto, la produttività del cantiere e molti altri parametri utili a ottimizzare tutte le operazioni ma anche, per esempio, a effettuare una compravendita online del materiale”, conclude Picchi. “Inoltre, grazie alla marcatura di ogni singolo tronco, sarà possibile identificare addirittura l’albero di origine, nel segno di una corretta gestione e protezione dei nostri boschi”.

Nel consorzio del progetto anche l’Università di Vienna, l’Itene di Valencia, Kesla OYJ e MHG Systems OY (Finlandia), Treemetrics e Coastway (Irlanda).

Maria Giovanna Franch

Fonte: Gianni Picchi , Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree, Sesto Fiorentino, tel. 055/5225737, email picchi@ivalsa.cnr.it