Cento storie di eccellenze italiane

Il rapporto "100 Italian Life Sciences Stories" è dedicato a cento nostre eccellenze nel campo delle scienze della vita. Nel corso della presentazione svoltasi lo scorso 10 maggio sono intervenuti: Alberto Chiesi, presidente Gruppo Chiesi; Giuliana Gavioli, vice presidente Tecnopolo Mirandola; Fabrizio Landi, presidente Fondazione Toscana Life Sciences; Marco Simoni, presidente Human Technopole; Daniela Vinci, Amministratrice Delegata Masmec. La presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza ha partecipato con un video saluto. La presentazione è disponibile sul sito della fondazione Symbola, dal quale è possibile anche scaricare il volume.

Nell'introduzione del libro si sottolinea come il tema della salute, insieme a quello della crisi climatica, sarà il più ricorrente della presidenza italiana del G20, già avviato a dicembre 2020 e che culminerà il 30 e 31 ottobre a Roma, con il vertice dei capi di Stato e di Governo dei paesi membri. Tale percorso a settembre porterà a una nuova “dichiarazione” dei ministri della Salute. Sarà quindi un'occasione per rafforzare e far conoscere il nostro sistema della salute, estremamente composito e costituito dalle industrie farmaceutiche, dalla ricerca biotecnologica, dai servizi sanitari e dagli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Ircss), diffusi in tutto il Paese e specializzati nella ricerca clinica e traslazionale.

Vengono poi indicati alcuni punti e alcuni dati numerici di rilievo: la filiera delle scienze della vita in Italia somma 1,8 milioni di lavoratori, un valore della produzione di 225 miliardi di euro nel 2018, un valore aggiunto di 100 miliardi di euro che, considerando anche l'indotto, raggiunge il 10% del Pil. La Lombardia è la regione più sviluppata, con un valore aggiunto di 25 miliardi di euro e 355mila addetti. Il settore farmaceutico, con oltre 66.500 addetti (200.000 con l'indotto) e un valore della produzione pari a 34 miliardi di euro (valore 2019), fa dell'Italia il secondo Paese produttore in Europa, subito dopo la Germania (32,9 miliardi), seguito da Francia (23,2 miliardi), Regno Unito e Spagna.

Si analizzano, poi, i grandi investimenti indirizzati verso le malattie infettive e lo sviluppo di vaccini: il comparto è stato interessato da un enorme sviluppo già a partire dal 2019, ulteriormente accelerato nel 2020 in seguito all'emergenza sanitaria del Sars-CoV-2. Toscana e Lazio vantano il più elevato numero di imprese farmaceutiche specializzate nella produzione delle novità biotecnologiche impiegate nella lotta al virus. Il nostro posizionamento internazionale è legato soprattutto alla produzione scientifica. Siamo, infatti, il primo Paese al mondo per numero di citazioni e in termini di pubblicazioni per ricercatore, con un potenziale di crescita ancora molto alto, vista l'elevata percentuale di programmi di dottorato attivi nell'area Science Technology. I nostri buoni posizionamenti in termini di produzione industriale, scientifica e servizi offerti per la cura delle persone sono il risultato di un sistema articolato di attori pubblici e privati molto diversi tra loro, ma che riescono a coordinarsi in maniera sofisticata.

Un ruolo di primo piano è svolto dal Consiglio nazionale delle ricerche tramite un'intensa attività di ricerca medica e biologica in ben quattordici Istituti del Dipartimento di scienze biomediche, referente italiano per il sistema di infrastrutture di ricerca europee Esfri (rete di strumentazioni avanzate, dati scientifici, reti di comunicazione e sistemi informatici a disposizione della comunità scientifica). In conclusione, la sfida è creare aggregazioni di hub, permettendo il miglioramento e la condivisione delle cosiddette infrastrutture tecnologiche che diverranno sempre più sofisticate e costose.

titolo: 100 Italian Life Sciences Stories
categoria: Multimediale
autore/i: Frey Marco
editore: Fondazione Symbola, Enel, Farmindustria