Vita Cnr

Una necropoli alle porte di Roma

Crustumerium
di Francesca Gorini

L'Istituto di cristallografia del Cnr ha contribuito alla realizzazione della mostra che espone i corredi funerari ritrovati nella necropoli di Crustumerium, l'antica città latina che sorgeva a pochi chilometri dalla Capitale. La mostra è allestita fino al 23 ottobre a Copenhagen, nel 2017 sarà ad Amsterdam e nel 2018 arriverà in Italia

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L'Istituto di cristallografia (Ic) del Cnr ha contribuito alla realizzazione di 'Crustumerium, la morte e la vita nell'aldilà alle porte di Roma', la mostra che espone oggetti e corredi funerari ritrovati nella necropoli di Crustumerium, centro dell'antica civiltà laziale che sorgeva circa 15 chilometri a nordest della Capitale. La città, legata al celebre episodio storico leggendario del Ratto delle Sabine, era un centro di scambio culturale di grande importanza nella storia antica di Roma: il suo rinvenimento nella zona del parco della Marcigliana, avvenuto nel 1975, ha rappresentato un passo importantissimo per l'archeologia.

La mostra è attualmente allestita al museo Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen: per la prima volta mette a disposizione del pubblico parte dei numerosissimi reperti degli scavi ai quali ha contribuito l'Ic-Cnr: ricercatori del Laboratorio di archeometria della Uos di Monterotondo, in particolare, hanno effettuato analisi a raggi X sui reperti prima del loro trasporto a Copenhagen, fornendo così un contributo alla loro identificazione prima di passare alla fase di estrazione.

“Da anni svolgiamo attività di ricerca nel campo per i beni culturali, in particolare utilizzando tecnologie a raggi X e imaging multispettrale per la diagnostica di reperti”, spiega Augusto Pifferi, responsabile dell'Unità operativa di supporto dell'Ic-Cnr. Nel caso della necropoli di Crustumerium abbiamo analizzato singoli blocchi di terra, appurando la natura e lo stato conservativo dei numerosi oggetti che componevano i corredi funerari, molti dei quali di grande valore. Siamo riusciti, ad esempio, a effettuare la ricostruzione completa di un antico pugnale, a partire dall'analisi del calco del fodero e della lama”.

Realizzata in collaborazione con la Glyptotek di Copenhagen e l'Università di Groningen, la mostra presenta i corredi di 10 tombe che sono state oggetto di scavi recenti, con resti scheletrici e tesori spettacolari. “Ogni singola tomba offre una narrazione intima che permette di capire le idee sulla vita e sulla morte nell'antichità. Gli oggetti testimoniano costumi, mentalità e credenze tipiche di una società culturalmente ibrida: emerge come vari impulsi culturali abbiano influenzato le idee di umanità sulla morte e vita dopo la morte, e come queste idee continuino a offrire spunti di riflessione sul nostro tempo presente”, prosegue il ricercatore.

L'iniziativa offre anche una visione inedita dei processi che portano i reperti archeologici a diventare manufatti espositivi, grazie al laboratorio interattivo che permette di vedere restauratori italiani e olandesi all'opera su alcuni blocchi di terra trasportati a Copenaghen per l'occasione. “Oltre a testimoniare il lavoro di scavo vero e proprio, i visitatori possono capire come i reperti archeologici vengono trattati, conservati, analizzati e interpretati”, prosegue Pifferi. “Inoltre, grazie al collegamento con ponti radio wireless che abbiamo realizzato dal sito di Crustumerium, sarà possibile vedere in diretta via streaming, per tutta l'estate, gli archeologi italiani e stranieri al lavoro e, in momenti prestabiliti, un esperto sarà a disposizione del pubblico per presentare le scoperte più recenti e rispondere a domande e curiosità. Le attività di scavo, infatti, sono ancora in corso e da quest'anno abbiamo anche due gruppi del liceo classico 'Manara' di Roma per tirocini di alternanza scuola-lavoro”. 

All'inaugurazione dell'edizione danese di Crustumerium, la morte e la vita nell'aldilà alle porte di Roma erano presenti l'ambasciatore italiano in Danimarca Stefano Queirolo Palmas, il Soprintendente Francesco Prosperetti, la responsabile dell'area di Crustumerium Paola Filippini, il direttore della Glyptotek e personalità olandesi che il prossimo anno riceveranno il testimone della mostra, che nel 2017 verrà trasferita ad Amsterdam, per poi approdare in Italia, a Roma nel 2018.

Fonte: Augusto Pifferi, Istituto di cristallografia, Montelibretti, tel. 06/90672730 , email augusto.pifferi@mlib.cnr.i