È un testo autobiografico ‘L'ultima arrampicata' di Sergio Resta, chirurgo romano, appassionato di montagna. A trasmettergli l'amore per l'alta quota è stato il padre Carlo: con lui, sin dalla giovane età, ha affrontato pareti sempre più difficili. Da lui ha imparato che scalare vuol dire lanciare una sfida a se stessi, ma anche che è importante provare stima e fiducia per il compagno di cordata, dal quale dipende la nostra vita.
La narrazione procede tra passato e presente: si alternano rievocazioni intense di arrampicate effettuate e di momenti trascorsi a contatto con la natura a descrizioni di situazioni tristi, in cui Sergio va in visita dal genitore ormai anziano e colpito dall'Alzheimer. Dell'uomo atletico ed energico con cui ha diviso tante imprese sportive è rimasto ben poco: "I momenti di lucidità ormai quasi del tutto assenti, avevano relegato il vegliardo alla dimensione di un amato relitto umano... Babbo ormai era una pianta secca, le sue radici aeree erano aride".
Di tutt'altro genere i ricordi delle imprese comuni e delle giornate trascorse all'aperto. "Come potevi non inebriarti di fronte a quegli scenari e non renderti attivo protagonista di quel vitale palpito della
Tra le due situazioni l'autore scorge una forte analogia, perché anche ora c'è una a montagna da scalare: la dura quotidianità, nella quale per suo padre costituisce uno sforzo sovrumano anche compiere le attività più elementari. Ma, come ai tempi delle arrampicate in vetta, accanto a lui c'è Sergio, suo fido compagno di cordata che, anche se turbato nel vederlo debilitato e incapace di badare a se stesso, non lo abbandona.
Un libro intenso che ammalia.
titolo: L'ultima arrampicata
categoria: Narrativa
autore/i: Resta Sergio
editore: Mursia
pagine: 84
prezzo: € 9.00