Infiammabile a basse temperature, esplosivo, con uno scarso rendimento, pari a circa la metà tra energia ricevuta e restituita, l’idrogeno non appare certo la panacea per rispondere alla domanda energetica. Alla sua scarsa diffusione nell’immediato poi concorre il costo, che porta il prezzo di un’autovettura alimentata con questo vettore (l’idrogeno non è una fonte) a non meno di 80 mila euro. La presentazione del volume “Energia dall’idrogeno: a che punto siamo?” (21mo secolo) che si è tenuta il 20 marzo alla Sala Nassiriya del Senato, è stata l’occasione per ribadire il confronto pragmatico e quindi in chiaroscuro già articolato nella collettanea curata da Sergio Bartalucci, presidente dell’Associazione di scienziati e tecnologi per la ricerca italiana-Astri-Aps.
“L’idrogeno libero è la principale fonte di energia dell’universo, ma sulla terra è quasi inesistente, e quindi viene definito un vettore energetico, da utilizzare abbinato ad altre fonti. Produrlo in modo ecosostenibile dall’elettrolisi dell’acqua ha un costo molto elevato, perciò il mercato dell’idrogeno non ha finora trovato uno sviluppo significativo, nonostante i ricorrenti tentativi promossi da organismi internazionali, tra i quali spicca l’Unione Europea”, avverte il volume, che descrive lo scenario attuale e le prospettive di sviluppo tecnologico, con un approccio critico ma scevro da pregiudizi ideologici e improntato al massimo rigore e obiettività nell’uso di dati, formule, tabelle.
La domanda di energia contraddistingue le comunità umane sin dalle sue origini: non a caso, la scoperta del fuoco viene iconicamente accostata alla ruota, all'agricoltura e alle società stanziali come una delle immagini e dei concetti alla base della nascita della civiltà. Ma ai giorni nostri cresce in modo esponenziale e la tendenza a dare soluzioni nelle quali si ipotizza una panacea in grado di risolvere il problema in maniera definitiva, totale e immediata è ovviamente una menzogna, dovuta alla tendenza a diffondere messaggi semplificatori per tematiche dove invece l'articolazione del ragionamento è indispensabile a rendere la complessità del tema. Senza considerare poi che le affermazioni assertive e apodittiche su questi temi generano polarizzazione e quindi, in realtà, ostacolano il raggiungimento di una soluzione condivisa, come quella che la politica deve necessariamente perseguire.
Titolo: Energia dall’idrogeno: a che punto siamo?
Categoria: Saggi
Autore: Sergio Bartalucci
Contributi: Maurizio Gasparri, Marco Ferrazzoli, Agostino Mathis, Massimo Sepielli, Giulia Monteleone, Enrico Mariutti e Domenico Avella
Editore: 21mo secolo
Pagine: 180
Prezzo: 25,00