Bambini vegetariani? Vietato improvvisare
Sempre più genitori scelgono di eliminare le proteine di origine animale dai pasti dei propri figli. Ma l'alimentazione dei più piccoli deve essere attentamente bilanciata, per garantire una crescita sana. Lo ricordano Roberto Volpe del Servizio prevenzione e protezione e Marika Dello Russo dell'Istituto di scienze dell'alimentazione del Cnr
Negli ultimi anni è cresciuto il numero di persone che seguono una dieta priva di alimenti di origine animale e dei loro derivati: i vegetariani nel nostro Paese sono l'8% della popolazione con un aumento dei vegani, come riporta il Rapporto Italia 2016 dell'Eurispes. Ma se per gli adulti la dieta vegetale è una scelta ragionata e consapevole, per i bambini la decisione viene presa dai genitori, spesso poco informati.
“In età pediatrica l'alimentazione deve essere varia e garantire la presenza di tutti i nutrienti. Una dieta ricca in prodotti di origine vegetale, come cereali, legumi, verdure, frutta fresca e secca e semi oleosi è senz'altro adatta per i bambini purché sia equilibrata e assicuri il giusto apporto di proteine, ferro e vitamina B12”, spiega Roberto Volpe del Servizio prevenzione e protezione (Spp) del Cnr di Roma. “I cereali - pasta, riso, pane - sono ricchi di amido, ma sono anche fonte di aminoacidi. Vanno abbinati, però, con legumi come fagioli, lenticchie, piselli, perché al contrario delle proteine contenute nella carne, nel pesce, nelle uova e nei latticini che sono complete, le proteine di fonte vegetale non contengono tutti gli aminoacidi essenziali”.
La combinazione cereali-legumi può rappresentare anche per i più piccoli un mix gustoso e completo dal punto di vista dell'apporto proteico. “Alcuni cibi vegetali come legumi, olive e frutta secca sono poveri di grassi saturi e privi di colesterolo, mentre contengono acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi, considerati protettivi per l'organismo”, aggiunge il ricercatore. “Frutta e verdura, inoltre, sono fonte di micronutrienti come vitamina C, E, K, potassio, calcio, ferro; nei legumi poi troviamo le vitamine del gruppo B (tranne la B12) e minerali quali zinco, calcio, fosforo e ferro. Per l'assorbimento del calcio è necessaria un'integrazione, mentre per il ferro può essere sufficiente condire le verdure con il limone o terminare il pasto con un agrume. In tal modo garantiamo ai nostri figli, che di fatto consumano pochi prodotti di origine vegetale, alimenti che sono fondamentali per una nutrizione bilanciata e per prevenire, grazie anche alla ricchezza in polifenoli, future malattie cronico-degenerative, quali patologie cardiovascolari e tumori”.
Ma cosa comporta per i bambini non mangiare carne? “Eliminare carne e pesce dalla dieta, comporta l'esclusione di una buona fonte di proteine 'nobili' che contengono tutti gli aminoacidi indispensabili all'organismo”, sottolinea Marika Dello Russo dell'Istituto di scienze dell'alimentazione (Isa) del Cnr. “Seppure riesca a soddisfare il fabbisogno proteico, la dieta vegetariana può comportare il deficit di alcuni nutrienti, tra cui la vitamina B12 e il ferro di cui le carni sono ricche. Rispetto ai bambini con dieta onnivora, i piccoli che hanno un'alimentazione vegetariana possono avere una crescita sana, solo se attentamente pianificata e monitorata da specialisti” conclude la ricercatrice dell'Isa-Cnr.
Fonte: Marika Dello Russo, Istituto di scienze dell'alimentazione del Cnr, Avellino , email marika.dellorusso@isa.cnr.it - Roberto Volpe, Servizio prevenzione e protezione del Cnr, tel. 06/49937630 , email roberto.volpe@cnr.it -