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Sono stati assegnati il 30 marzo a Roma i 'Grant di ricerca 2011' della Fondazione Veronesi, fondi per 60 borse a giovani ricercatori e 13 finanziamenti a progetti di ricerca. La cerimonia ha avuto luogo in Campidoglio, presenti il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Gianni Letta, Paolo e Umberto Veronesi della omonima Fondazione e alcuni giovani ricercatori, a cui è giunto un messaggio di congratulazioni da parte del Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Scopo dell'iniziativa, promuovere la ricerca come scommessa della società nel suo futuro e farla arrivare velocemente al letto del paziente. Prima della malattia. Il filo conduttore che lega tutti i progetti selezionati è lo studio dei segnali premonitori della patologia nei geni individuali, per proteggere le persone quando sono in buona salute. "La ricerca sta cambiando volto proprio perché sta tramontando la tradizionale divisione tra attività di laboratorio e attività clinica, che rende talvolta troppo lungo l'intervallo tra una scoperta e la sua applicazione", ha commentato Paolo Veronesi. "Bisogna quindi far evolvere la mentalità del mondo biomedico e far crescere una nuova generazione di studiosi capaci di pensare e agire allo stesso tempo da clinici e da ricercatori. Con il Young investigator programme, i fondi per i progetti di ricerca, e il sostegno alla Scuola europea di medicina molecolare, la nostra fondazione dà un contributo concreto in tal senso".