Umanesimo alla 'svolta digitale'
L'Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del Cnr inaugura un Centro per l’umanistica digitale, una struttura che raccoglie le attività di e-publishing, elaborazione elettronica e sviluppo in rete svolte dall'Istituto
Con l’obiettivo di ampliare l’utilizzo delle tecnologie digitali in campo umanistico, l'Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno (Ispf) del Cnr inaugura un Centro di 'umanistica digitale’, una struttura che raccoglie le attività di e-publishing, elaborazione elettronica e sviluppo in rete svolte dall'Istituto.
Il Centro, coordinato da Leonardo Pica Ciamarra, unisce a una dimensione operativa, consolidata in numerose esperienze negli anni, un aspetto teorico di riflessione sull’impatto della 'svolta digitale’ negli studi umanistici. “Da tempo abbiamo avviato, internamente all’Istituto, un dibattito sulla trasformazione culturale imposta dalla 'svolta digitale’, veicolando anche in campo umanistico la possibilità di utilizzare nuovi strumenti e modalità di comunicazione”, spiega Pica Ciamarra. “La creazione di una struttura di raccordo unitaria intende rappresentare una risposta organizzativa alla crescente richiesta di integrazione di strumenti digitali nelle nostre attività di ricerca, nonché l'occasione per dare vita a un progetto culturale coerente”.
Le attività dell’Ispf-Cnr in fatto di editoria elettronica e digital humanities risalgono già alla fine degli anni ’90, con le prime anastatiche digitali di opere di Giambattista Vico curate dal Centro di studi vichiani, poi confluite nella collana 'Vico su cd-rom’ e, più recentemente, con il sito web 'Portale Vico’ e il progetto 'Biblioteca vichiana’ nell’ambito del Por-Fesr Campania 2007-2013, ora in fase di completamento. “Il lavoro di ricognizione, aggregazione e filtro dei materiali diffusi in rete, è un’occasione importante di accrescimento del patrimonio dei materiali digitalizzati dedicati allo studioso”, aggiunge il direttore dell’Istituto, Manuela Sanna. “Il portale è destinato ad arricchirsi ulteriormente: grazie a un accordo con la Biblioteca Nazionale di Napoli, infatti, saranno presto accessibili in rete tutti i manoscritti postillati ed esemplari princeps presenti nelle collezioni storiche”.
L'Istituto è, inoltre, parte attiva in numerose iniziative che sperimentano l'impiego di tecnologie digitali per lo studio delle reti di circolazione delle idee e per la diffusione della cultura scientifica. Al periodico elettronico 'Laboratorio dell'Ispf’, avviato nel 2004 e oggi tra le più longeve riviste filosofiche online nel panorama italiano, si sono recentemente affiancati la nuova collana di 'Quaderni del Lab’ e il coinvolgimento nel progetto del Dipartimento scienze umane 'Sm@rtinfra-Sshch’, che rafforza ulteriormente l'impegno nell'ambito dell'e-publishing open-source.
“La concentrazione in un unico centro di tutte queste attività consentirà di favorire un impiego più efficace dei nuovi strumenti, innanzitutto per l'accesso ai testi e per la loro fruizione, e permetterà inoltre di acquisire una maggiore consapevolezza tecnica, critica e culturale delle trasformazioni in atto. Un cammino, quest'ultimo, che come Istituto stiamo già portando avanti con l’Osservatorio sui saperi umanistici”, conclude Pica Ciamarra.
Fonte: Manuela Sanna, Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno, Napoli