Saggi

Cosa c’è là fuori?

Copertina del libro Cercare l'ago extraterrestre nel pagliaio cosmico
di Patrizio Mignano

La questione se la vita esista altrove oltre che sulla Terra è una delle domande che l’umanità si pone da sempre. E un aspetto ancora più affascinante è se esista da qualche parte “nell’universo” una forma di vita intelligente che ci somigli. Claudio Grimaldi, fisico teorico della materia presso il Politecnico di Losanna, nel libro “Cercare l’ago extraterrestre nel pagliaio cosmico” (Apogeo) interroga il cielo, con strumenti di fisica, per capire se siamo soli o in compagnia

 

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La ricerca dell’intelligenza extraterrestre, chiamata Seti (Search for ExtraTerrestrial Intelligence), come si legge nel libro “Cercare l’ago extraterrestre nel pagliaio cosmico”, edito da Apogeo, è stata sostenuta per lo più da finanziamenti privati, ma ha conosciuto negli ultimi anni un notevole impulso grazie al rinnovato interesse per la scoperta di pianeti extrasolari e ai progressi nella raccolta e nell’analisi di una grande quantità di dati astronomici.

L'autore utilizza nel testo la metafora dell'“ago nel pagliaio” per descrivere le difficoltà e le sfide nel trovare segnali o prove di vita oltre la Terra. Il 2015 è stato un anno di rinascita per la ricerca Seti, grazie all’annuncio del progetto Breakthrough Listen, che ha avviato la più grande ricerca di segnali radio e trasmissioni laser extraterrestri mai realizzata: il suo obiettivo era esplorare un milione di stelle vicine, il piano della Via Lattea e 100 galassie vicine nel corso di dieci anni. Nel 2018, l’Agenzia spaziale americana (Nasa) ha organizzato un workshop per approfondire lo stato dell’arte della ricerca Seti e, nel 2020, ha finanziato il primo progetto di ricerca di vita tecnologica su altri pianeti. Nello stesso anno in Cina il più grande e sensibile radiotelescopio al mondo ha realizzato la sua prima ricerca di segnali radio extraterrestri.

Il libro si sofferma in particolare sull’analisi delle tecnofirme o firme tecnologiche, come ad esempio segnali radio o altre manifestazioni di attività tecnologica extraterrestri. “L’obiettivo è catturare segnali con radiotelescopi”, scrive l’autore. “Il mestiere di chi è coinvolto nell’impresa di scoprire tecnofirme è quello di puntare i telescopi in direzione di stelle e pianeti promettenti, di scandagliare una vasta area del cielo nella speranza che una tecnofirma cada nella rete, oppure scovare indizi nascosti in una mole enorme di dati. Queste sono le persone che forse un giorno cambieranno per sempre la nostra vita”.

Entrando nel merito, la prima parte del testo illustra le fondamenta della ricerca dell’intelligenza extraterrestre degli ultimi anni, il secondo capitolo descrive i diversi tipi di tecnofirme (onde radio, emissioni ottiche, artefatti alieni). I capitoli terzo, quarto e quinto sono dedicati alla descrizione di modelli statistici per studiare le tecnofirme e i metodi utilizzati per rilevarle. Nei capitoli sesto e settimo, invece, viene dato spazio ai modelli probabilistici.

Il libro analizza, inoltre, le questioni teoriche dell’esistenza di intelligenze extraterrestri, della loro natura, della loro diffusione nella galassia e della possibilità di poterle individuare. Studi che continuano ad affascinare il pubblico, con una particolare attenzione ai fattori utili per la nascita di società tecnologicamente avanzate. “La ricerca teorica può sembrare un esercizio puramente speculativo, che non contribuisce in modo significativo allo stato delle nostre conoscenze. Tuttavia, le teorie possono fornire modelli indispensabili per orientare la ricerca empirica o proporre nuove domande che richiedano risposte”, conclude l’autore.

Titolo: Cercare l’ago extraterrestre nel pagliaio cosmico
Categoria: Saggi
Autore: Claudio Grimaldi
Editore: Apogeo
Pagine: 160
Prezzo: 19,00