Per il momento la riapertura riguarda solo tre sale dedicate alla zoologia. Il percorso espositivo offre collezioni risalenti ai primi dell’Ottocento degli antichi musei di Zoologia e di Anatomia comparata dell’Università di Torino, con una vasta gamma di flora, fauna e geologia del territorio piemontese, con vari ritrovamenti, tra cui scheletri di dinosauri, fossili e minerali, e i reperti delle collezioni conservati precedentemente a Palazzo Carignano, tra cui alcune zanne mastodonte lunghe oltre 2 metri. È possibile ammirare anche la ricca collezione di animali imbalsamati provenienti da tutto il mondo, tra cui Fritz, e le raccolte acquisite ex-novo dal museo stesso, come l’Arca, lo spazio che racconta le esplorazioni dal ’700 a oggi, la parte dedicata alla Paleontologia, con i modelli di grandi dinosauri, i cui originali sono stati ritrovati in Argentina, e alla botanica, all’entomologia e alla mineralogia.
La riapertura della struttura è stata possibile grazie alla Regione, che ha investito oltre 8 milioni di euro per la messa a norma degli impianti, per l’agibilità e per interventi impiantistici ed edili.
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