È dedicata alla 'Fine del mondo', la XIV edizione del 'Future Film Festival', il Festival internazionale di cinema di animazione e nuove tecnologie, che si svolge a Bologna in più sedi (Cinema Lumière, Biblioteca Salaborsa, Palazzo Re Enzo, Teatro Manzoni) dal 27 marzo al 1 aprile. Tante le pellicole sulle catastrofi raccontate sul grande schermo e riproposte per l'occasione: da 'Twister' ad 'Airport', fino al pluripremiato 'Titanic'. Paese partner, con cui le case di produzioni cinematografiche dell'Emilia Romagna possono avviare collaborazioni e scambi, quest'anno è il Brasile.
Oltre al tema principale, ispirato alla profezia dei Maya, che collocano al 21 dicembre 2012 il termine dell'Età dell'oro, la manifestazione è rivolta anche al 'Green', inteso come ecologia, cinema a impatto zero e a chilometro zero. Tra gli appuntamenti, un convegno sul 'green' tra cinema e buone pratiche per il futuro, che passa in rassegna le esperienze realizzate da architetti, designer, sceneggiatori e ingegneri.
Il progetto ambientale coinvolge anche i più piccoli con il 'Future film kid', una rassegna di cinema e laboratori che prevede un'area verde dove giocare con il cinema e il riciclo. I corsi per i giovanissimi quest'anno saranno dedicati alla produzione di un piccolo film mediante l'utilizzo di materiali di recupero quali alluminio, carta, legno...
Il tradizionale concorso del Festival è diviso in due sezioni: il 'Platinum grand prize,' per i lungometraggi in concorso e il 'Future Film Short', riservato ai cortometraggi provenienti da tutto il mondo, che vedono l'assegnazione del Premio del pubblico e del Premio della giuria-Provincia di Bologna. Tra i film in gara, 'Arrugas' di Ignacio Ferreras, imperniato sulla quotidianità e le relazioni tra gli anziani in una casa di cura; 'Attack the block' di Joe Cornish, in cui un manipolo di adolescenti di strada combatte contro gli alieni; 'The great bear' di Eben Toft Jacobsen su un cane che vive libero nelle praterie tibetane, suggerendo un confronto tra civiltà e natura.