Editoriale

Dalla divulgazione all'outreach

outreach
di Marco Ferrazzoli

L'Almanacco della Scienza esce nella giornata dedicata alla libertà di stampa. Un valore fondamentale che va contestualizzato in un villaggio davvero globale, caratterizzato da una quantità e varietà di comunicazioni che è sempre più difficile gestire. È quindi necessario fornire ai pubblici, in particolare a giovani e giovanissimi, gli strumenti per capire come e dove reperire le informazioni attendibili

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Questo numero dell'Almanacco della Scienza esce nella giornata dedicata alla libertà di stampa. Un valore fondamentale delle moderne democrazie, che è sempre bene tenere presente, ma che va oggi contestualizzato in un villaggio davvero globale, caratterizzato da una quantità e varietà di comunicazioni sempre più difficili da gestire. Premesso che garantire la diffusione di messaggi corretti spetta in primis ai professionisti, quindi proprio alla stampa, all'informazione, ai giornalisti, il problema riguarda tutti ed è ormai ineludibile. Non possiamo protrarre oltre le scelte e le azioni tese a fornire ai 'pubblici' - lettori, navigatori, spettatori, ascoltatori… - gli strumenti per gerarchizzare, discriminare, riconoscere le notizie attendibili e le bufale, fake news, post-verità o come vogliamo chiamarle.

La quantità di iniziative messe in campo in questo ambito nelle ultime settimane è indicativa della presa di coscienza in atto. Ricordiamo il tavolo di lavoro voluto da Laura Boldrini, presidente della Camera e animatrice dell'iniziativa #bastabufale, al quale ha partecipato tra gli altri il presidente del Cnr, Massimo Inguscio. Ma anche l'impegno speso in questo senso dalla senatrice a vita e ricercatrice Elena Cattaneo, che di recente ha incontrato alcuni degli studenti coinvolti in Articolo 9, iniziativa del Miur e della Fondazione Benetton, quest'anno dedicata alla ricerca con il fondamentale supporto del nostro Ente. Anche il Crs4 ha organizzato una serie di incontri sulla comunicazione scientifica con universitari e giornalisti in Sardegna.

Più in generale, questi temi sono ormai presenti sui mass media come forse mai prima, complici anche alcuni casi di cronaca, ad esempio quelli che hanno riguardato Davide Vannoni, il 'guru' del sedicente protocollo terapeutico Stamina, e una trasmissione televisiva sui vaccini, probabilmente il tema con implicazioni scientifiche più 'caldo' del momento. La propagazione di alcune bufale o semplicemente la diffusione di notizie imprecise al riguardo, infatti, rischiano di intaccare un presidio sanitario fondamentale fino a che si assicura l''effetto gregge', cioè una vaccinazione vicina al 100% della popolazione.

In certi casi, paradossalmente, potremmo quasi ringraziare chi mette in giro notizie non verificate e non corrette, poiché sembra che si stia producendo una reazione di sempre maggiore consapevolezza sull'urgenza di attingere a fonti certe, in particolare quando si parla di temi importanti come la salute e l'ambiente. È quindi indispensabile fornire ai pubblici, e soprattutto a giovani e giovanissimi, gli strumenti per capire come e dove reperire le informazioni attendibili, sulle quali poi naturalmente ciascuno ha diritto di farsi la propria opinione. La pur indispensabile divulgazione, come ha osservato il presidente Inguscio durante la Festa di scienza e filosofia di Foligno, deve ormai accompagnarsi a un'azione di outreach in senso più ampio, tesa a formare nella cittadinanza una consapevolezza nuova e piena del frenetico avanzamento che le conoscenze umane stanno continuando a conseguire.

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