La teoria freudiana a teatro
In scena al Piccolo di Milano, fino all'11 marzo, la trasposizione del testo del padre della psicoanalisi: 'Freud o l'interpretazione dei sogni'. Nei panni del medico austriaco, Fabrizio Gifuni
Più di un mese di rappresentazioni - dal 23 gennaio all'11 marzo - al piccolo Teatro di Milano, per 'Freud o l'interpretazione dei sogni', che porta per la prima volta in scena il celebre testo, pubblicato nel 1899, nel quale l'autore ha anticipato inquietudini e conquiste del nuovo secolo. Durante lo spettacolo, Sigmund Freud (Fabrizio Gifuni) analizza i sogni dei suoi pazienti, portatori di enigmi che il padre della psicoanalisi è chiamato a risolvere, ma racconta anche i propri sogni, perché, come ricorda il regista Federico Tiezzi: “Lo spettacolo, come il testo, è la messa in scena di un racconto di formazione, di un percorso che il protagonista compie in cerca della propria identità”. Pertanto il Freud di Tiezzi non è un uomo sicuro di sé e rassicurante ma un individuo tormentato, “un uomo che fallisce, sbaglia, procede per tentativi, coltiva continui dubbi, si scontra con i pazienti”.
La pièce, mediante l'esame onirico, sottolinea che ogni persona porta in sé profonde contraddizioni tra la vita reale e la vita desiderata. Ed è durante il sogno che le confessa in modo spietato e lucido, ricorrendo a immagini e metafore che compongono un linguaggio nuovo, bisognoso di essere decodificato. È proprio la messa a punto di un metodo di decriptazione il processo che si svolge sulla scena, spiega Tiezzi: “Assistiamo alla costruzione emozionante e graduale di un sistema interpretativo del mondo, non solo del sogno. Perché il sogno, come dice Freud, è fatto con materiali di scarto della nostra psiche, non con materiali essenziali, non con quelli prioritari della nostra interiorità”.
Nel corso della rappresentazione Freud, oltre ad analizzare i sogni, racconta le visite con i pazienti, ognuno dei quali gli fornisce inconsapevolmente un aiuto. Sul palco si alternano personaggi di età e provenienza diversa, ciascuno dei quali propone il proprio racconto, diverso per stile e contenuto, che Freud indaga come fosse un caso poliziesco da risolvere. Come ricorda Stefano Massini, che ha studiato a lungo il testo da cui è tratto l'adattamento teatrale: “Ogni paziente (ogni caso, dunque ogni sogno) costituisce a suo modo nello spettacolo un gradino progressivo nel tentativo di mettere a punto una tecnica di analisi… Il procedimento è scientifico, è come la decrittazione dei geroglifici attraverso la Stele di Rosetta”.
La scheda
Titolo: Freud o l’interpretazione dei sogni
Regia: Federico Tiezzi
Cast: Fabrizio Gifuni, Elena Ghiaurov, Giovanni Franzoni, Valentina Picello, Marco Foschi, Umberto Ceriani, Sandra Toffolatti, Alessandra Gigli, michele Maccagno, Davide Meden, Debora Zuini, Nicola Ciaffoni, Stefano Scherini
Info: tel. 02/42411889; www.piccoloteatro.org