Un Almanacco della Scienza in movimento
A questo tema, esaminato con il supporto delle ricercatrici e dei ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche sotto diversi aspetti - da quello geografico a quello fisico, da quello atmosferico a quello cellulare - è dedicato il nostro magazine
Tutti ricordiamo le strade prima affollate e trafficate, poi deserte nei giorni del lockdown, quando era vietato spostarsi, nelle e tra le diverse regioni e province, o addirittura solo uscire di casa. Tutti ricordiamo la cronaca quotidiana degli sbarchi di migranti, improvvisamente interrotta dalla pandemia. Con le vaccinazioni e il miglioramento della situazione sanitaria, le misure restrittive che avevano rivoluzionato abitudini e ritmi di vita si sono allentate. Mentre con l’esodo dei profughi dall’Ucraina, i più drammatici testimoni della guerra assieme alle vittime e ai danni materiali, è tornato di attualità impellente il tema delle migrazioni.
L’emergenza Covid-19, impedendocelo o limitandocelo, ci ha fatto capire quanto sia fondamentale muoversi: per raggiungere luoghi, incontrare altre persone o svolgere attività fisica. Il conflitto ci conferma come muoversi possa essere un desiderio, una necessità o una costrizione. Il movimento, insomma, è un elemento importante, ampio e variegato della nostra esistenza, e proprio per questo gli abbiamo dedicato il numero dell’Almanacco della Scienza on line da oggi su https://almanacco.cnr.it/. Esaminandolo nei suoi diversi aspetti, come sempre, con il supporto delle colleghe e dei colleghi del Cnr.
Per la parte socioeconomica, nel Focus, Michele Colucci e Salvatore Canitano dell’Istituto di studi sul Mediterraneo analizzano rispettivamente i processi migratori a livello globale e locale e gli effetti della pandemia sul commercio nell’area mediterranea. In Altra ricerca si ricorda poi una ricerca sull’aumento degli imprenditori stranieri in Italia svolta dalla Fondazione Leone Moressa.
Carolina Brandi dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali illustra invece l’intesa tra Cnr e Ministero degli esteri per effettuare uno studio sui ricercatori italiani all’estero. Tema, quello della mobilità scientifica, che ritroviamo nelle Recensioni, con il colloquio con Giorgio Parisi “La chiave la luce e l’ubriaco. Come si muove la ricerca scientifica” (Di Renzo).
Passando alle scienze biomedicali, l’importanza dello studio dei movimenti di cellule e microrganismi è sottolineata da Pietro Ferraro dell’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti “Eduardo Caianello”, mentre le modalità e le funzioni della peristalsi intestinale sono spiegate da Rosalba Giacco dell’Istituto di scienze dell’alimentazione. Sempre in ambito di scienze naturali, Donato Giovannelli dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine illustra il progetto CoEvolve, che indaga come la vita e la Terra si siano evolute insieme; Vincenzo Levizzani dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima chiarisce il legame tra il movimento delle correnti atmosferiche e le condizioni meteorologiche; Gianluigi Serianni dell’Istituto per la scienza e la tecnologia dei plasmi spiega l’utilità degli acceleratori di particelle.
Sul tema degli affascinanti movimenti degli animali, in Altra ricerca si ricordano le Case delle farfalle e l’incontro, tenutosi al Museo delle scienze di Trento, sullo studio della migrazione degli uccelli in Italia. Argomento su cui nelle Recensioni si parla del libro “In volo sul mondo” (Raffaello Cortina).
Il tema del movimento torna con lo sport nel Faccia a faccia, dove abbiamo incontrato lo schermidore Daniele Garozzo, e nelle Recensioni, con la biografia dell’alpinista Armando Aste “Ho scalato un ideale” (Vita trentina). E nelle Recensioni, con il film “Corro da te”, in sala in questi giorni, il saggio “Dialoghi tra porto e città nell’epoca della globalizzazione” (Collana ricerca e documentazione) e il romanzo “Sempre tornare” (Mondadori). Infine, in Altra ricerca con la mostra virtuale “Di terra, di cielo e di mare” allestita dal Museo Officina dell’educazione dell’Università di Bologna.