La conquista umana del Pianeta rosso
Giovanni Caprara, giornalista scientifico del Corriere della sera, nel volume 'Rosso Marte' propone un racconto delle osservazioni e delle imprese condotte per la conquista del quarto pianeta del sistema solare
“In una notte del 2241 a.C. la Luna, Marte, Giove, Saturno e Mercurio apparvero in cielo straordinariamente vicini. Più di tutti però incuriosì Marte per il suo colore. Fu battezzato 'astro rosso', 'luce vacillante'. Così i cinesi ci hanno lasciato traccia di quella che è considerata la prima osservazione nota del vicino Pianeta”. In 'Rosso Marte' Giovanni Caprara, giornalista scientifico del Corriere della sera che ha seguito le missioni al Jpl della Nasa e all'Iki di Mosca, parte dalla nostra percezione ancestrale del Pianeta rosso per arrivare ai primi tentativi di osservazione diretta, nel 1877, con Giovanni Schiaparelli, che utilizzò un telescopio di 22 cm per formulare la prima mappa dettagliata (la cui nomenclatura è ancora quella ufficiale).
Schiaparelli, che scoprì i famosi 'canali di Marte', fu almeno inizialmente piuttosto cautoe non affermò subito che fossero canali artificiali costruiti da intelligenze aliene, ipotizzando piuttosto che si trattasse di una rete idrografica naturale. La maggior parte delle leggende e delle speculazioni sull'esistenza dei marziani fu favorita da un'errata traduzione in inglese e francese del lavoro: la parola "canale" fu tradotta con il termine "canal", che indica un canale artificiale, invece del più corretto "channel".
Giovanni Caprara offre al lettore un excursus completo non solo sugli studi passati di Marte, ma anche su quelli in corso e in programmazione. La missione che porterà i primi esseri umani sul Pianeta non è tanto lontana, ma certamente lo è più di quanto ipotizzasse Wernher Von Braun, il geniale scienziato che progettò la missione Apollo sulla Luna e che nel 1969 riteneva tecnologicamente possibile un ammartaggio entro il 1981. Il volume racconta anche di progetti utopistici, molti dei quali sfiorano il fantascientifico: idee irrealizzabili con la tecnologia dell'epoca, mai andati oltre i test preliminari.
La parte centrale del libro è dedicata ai programmi futuri. È un dato di fatto che l'interesse delle aziende private americane per Marte sia diventato consistente, soprattutto dopo le dichiarazioni e l'impegno di Obama riguardo a nuovi investimenti sull'esplorazione planetaria e sui viaggi ultralunari, che consentirebbero il primo 'ammartaggio' di un essere umano con possibilità di ritorno sicuro sulla Terra già intorno al 2030.
Fra i successi delle sonde Mariner della Nasa (che passarono in prossimità del Pianeta nel 1964) e delle sovietiche Mars2 e Mars3 (che atterrarono nel 1971), fra le moderne rover-robot che perlustrano autonomamente il Pianeta e i piani di Terraforming, si sta traguardando l'ambiente marziano come potenziale approdo per una futura sopravvivenza, oltre che come luogo di ricerca, di sperimentazione e di innovazione tecnologica.
A testimonianza di quanto sia però complessa tale impresa, lo scorso 19 ottobre, pochi giorni prima della chiusura in tipografia della prima versione del libro, il lander europeo 'Schiaparelli' della Missione Exomars si è schiantato in fase di atterraggio, a causa di un errore tecnico dei computer di bordo.
titolo: Rosso Marte
categoria: Saggi
autore/i: Caprara Giovanni
editore: Utet
pagine: 272
prezzo: € 16.00