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Gli errori della ricerca in mostra a Catania

conoscenza scientifica
di Marina Landolfi

'Balle di scienza' esplora ipotesi sbagliate e cantonate che hanno punteggiato il percorso della conoscenza scientifica, ma dalle quali sono scaturiti nuovi stimoli per la ricerca. Ci sono, tra l'altro, le storie del flogisto e dell'etere, misteriosi elementi rivelatisi poi inesistenti, ma anche il racconto delle casualità che portarono Fleming a isolare la penicillina e Becquerel a scoprire la radioattività. L'esposizione è visitabile fino al 29 maggio

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Dopo il grande successo a Pisa nel 2014, la mostra 'Balle di scienza, Storie di errori prima e dopo Galileo' approda a Catania nella Città della scienza, dove rimarrà fino al 29 maggio. L'esposizione curata dall'Istituto nazionale di fisica nucleare e promossa dall'Università catanese, con il patrocinio del Comune, racconta gli abbagli, le bufale e gli errori commessi dall'uomo nel percorso di conoscenza del mondo intorno a sé, a partire dagli antichi fino ai giorni nostri. Il metodo di Galileo, infatti, ha insegnato agli scienziati a guardare con più attenzione e intelligenza i fenomeni naturali, ma non può certo metterli al riparo dal commettere errori. E il messaggio finale è davvero inedito per il grande pubblico: ipotesi sbagliate, cantonate ed errori sono addirittura un ingrediente necessario affinché la scienza possa progredire. L'edizione catanese, inoltre, è stata rinnovata e arricchita con riferimenti e balle della scienza siciliana e con un approfondimento sulla figura di Archimede, precursore e ispiratore del metodo di Galileo, che lo definì "divino maestro".

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Il percorso di Balle di scienza è ricco di scenografie multimediali e ambienti immersivi, dove il pubblico scopre gli errori antichi e quelli moderni e rivive le scoperte casuali degli scienziati anche attraverso exhibit e installazioni scenografiche: dal gioco interattivo in cui il visitatore può scegliere il pianeta da cui guardare il sistema solare al Muro delle balle antiche, videoinstallazione artistica che racconta la scienza dell'osservazione del cielo dalle antiche civiltà al medioevo, fino al Dono della massa, installazione interattiva sul bosone di Higgs.

Un altro contenuto, presentato per la prima volta nell'allestimento di Catania, racconta l'incredibile storia della ricerca delle onde gravitazionali, che cominciò con un esperimento sbagliato: quello di Joseph Weber alla fine degli anni '60 negli Stati Uniti, che annunciò la scoperta delle onde. Si trattava evidentemente di un grosso abbaglio che diede impulso alla ricerca nel settore conclusasi pochi giorni fa con l'annuncio della scoperta da parte delle collaborazioni scientifiche Ligo e Virgo. In mostra, un'installazione interattiva permette ai visitatori di produrre con i propri movimenti onde gravitazionali virtuali e di osservare un modellino in scala dell'esperimento Virgo, a Cascina.

Informazioni:

Che cosa: mostra: ‘Balle di scienza’

Quando: fino al 29 maggio 2016

Dove: Citta della scienza, via Simeto 23, Catania

Info: www.ballediscienza-catania.it/

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