Roberto Defez, primo ricercatore dell'Istituto di bioscienze e biorisorse del Cnr, oltre a svolgere attività di ricerca, scrive per vari quotidiani del rapporto tra scienza e politica. Nel volume 'Scoperta', parla di ricerca, di bufale, di finanziamenti, di politica e di come “aprire una nuova via e immaginare un paese che si ricongiunga ai numerosi sui figli che ha espulso ed esiliato”. L'autore paragona la ricerca scientifica al patrimonio monumentale, in quanto ricchezza da tutelare, lamentando la differenza tra l'Italia e gli altri paesi avanzati nelle risorse investite a tal fine, così come nella formazione.
Protagonista principale del libro è però il metodo scientifico e la sua applicazione in vari ambiti, incluso quello politico-amministrativo: “Si tratta di un lavoro che è contemporaneamente geniale e metodico, che usa le informazioni già note per smentirle almeno in parte, fatto di studio, confronto, fiducia nei fatti già noti e cautela nella scoperta di nuovi, tenendo conto di tutti i parametri e controlli possibili”. Il metodo scientifico viene indicato anche quale strada da seguire per un'informazione che eviti “allarmismi mediatici” e ci consenta di distinguere “gli imbroglioni dalle persone affidabili”. Quanto ci sia bisogno di fare chiarezza, al riguardo, lo ricordano alcuni clamorosi casi in cui le esasperazioni mediatiche hanno prevalso sull'analisi razionale dei contenuti: dal metodo Di Bella a quello Stamina, dagli Ogm all'olio di palma, fino al glifosato: “In un paese solido e autorevole, non dovrebbe succedere che esponenti di vari partiti politici si sentano in dovere di esprimere un'opinione in merito alla validità o meno di un trattamento medico”, scrive Defez, né che “una volta acquisita una notizia allarmistica da una fonte, nessun'altra notizia rassicurante proveniente da una fonte diversa” riesca a “rimuovere la percezione di allarme”.
Nel libro non mancano critiche alla comunità scientifica, che non saprebbe “intervenire nel dibattito mediatico in maniera autorevole e perentoria” e che non avrebbe “ancora compreso che devono essere i suoi stessi membri a valutare, selezionare e abilitare un ristretto numero di consulenti - disciplina per disciplina” da fornire a “giornalisti, magistrati e politici”. La proposta di Defez è dunque di istituire un gruppo di coordinamento che comprenda ricercatori valutati secondo standard trasparenti riconosciuti a livello internazionale, ma anche direttori di musei scientifici, giornalisti, divulgatori e rappresentanti di grandi aziende. Si dovrebbe insomma creare una coalizione tra “le migliori energie del paese”, in grado di stilare documenti e analisi e di intervenire in casi importanti e delicati come quelli citati.
titolo: Scoperta
categoria: Specialistica
autore/i: Defez Roberto
editore: Codice
pagine: 172
prezzo: € 17.00