Specialistica

Tra le gocce la storia del nostro pianeta

Copertina del libro Quando fuori piove
di Maria Adelaide Ranchino

Perché piove in un determinato momento? Perché piove in un modo o in un altro? Come si quantifica la pioggia? Piove anche negli altri pianeti? A tutte queste domande risponde Vincenzo Levizzani, dirigente di ricerca dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr, nel suo ultimo libro “Quando fuori piove” (Il Saggiatore), svelandoci i segreti delle precipitazioni atmosferiche e raccontandoci in che modo l’umanità, nel corso dei millenni, le ha vissute e affrontate

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La pioggia è un fenomeno meteorologico tanto comune e frequente quanto misterioso, che ha sempre suscitato la curiosità dell’uomo, portandolo a interrogarsi sui motivi per cui cade in un preciso momento, sul perché assume diverse forme e sulle modalità con cui si presenta. Proprio per rispondere a queste e ad altre domande, Vincenzo Levizzani, dirigente di ricerca dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr, nel suo ultimo libro “Quando fuori piove” (Il Saggiatore) spiega i segreti delle precipitazioni atmosferiche.

“Per addentrarci a fondo nelle risposte a queste domande - afferma l’autore - dobbiamo anzitutto andare indietro nel tempo e darci ragione del cammino che abbiamo percorso dal mito alla storia e infine alla scienza”. Il primo cenno a una scienza della pioggia, racconta Levizzani, viene dall'antichità greca. Proprio nella commedia “Le nuvole” di Aristofane, Socrate parlando con l'agricoltore Strepsiade “ribatte tranquillamente che soltanto le nuvole possono mandare la pioggia” e non Zeus che certamente non esiste.  Un secolo dopo Aristotele raffina ulteriormente le idee sulla pioggia, vedendola come parte di un ciclo tra aria, terra e mare e introducendo l’idea del ciclo dell'acqua. “Ci sono voluti millenni perché ci si rendesse conto che le precipitazioni sono manifestazioni della natura e seguono le leggi della fisica, della chimica e anche della biologia”.

Ma l’autore non si ferma solo a raccontare come l'umanità abbia vissuto e fronteggiato le precipitazioni nel corso dei millenni, fornisce anche, nei capitoli successivi, una visione scientifica del fenomeno perché è fondamentale comprendere la struttura dell’acqua che compone la pioggia, una molecola sorprendentemente semplice e allo stesso tempo complessa, con proprietà uniche sulla Terra, profondamente diverse da quelle di qualsiasi altro pianeta conosciuto. “Facciamo fatica a crederlo (pensiamo alla Luna e a Marte), ma l'acqua è la terza molecola più abbondante nell'Universo dopo l'idrogeno molecolare e il monossido di carbonio”. La si trova in grandi quantità nella fase gassosa o ghiacciata sui grani di polvere interstellare della Via Lattea e di altre galassie. Tuttavia, l’acqua, pur essendo la sostanza più famosa, è anche, forse, una delle meno comprese. Studiarla e capire come è fatta, come si comporta e “come è arrivata sulla Terra è essenziale per comprendere perché riusciamo a vivere sul nostro pianeta”.

Diverse pagine sono dedicate a questo argomento e lo approfondiscono con un linguaggio semplice e accessibile a tutti, che aiuta ad andare oltre la mera comprensione delle previsioni del tempo e aiuta a comprendere meglio il funzionamento delle precipitazioni. Scopriamo che ci sono diverse tipologie di temporali, ciascuna con le sue particolarità, che si sviluppano in “celle”, cioè “all'interno di distinti elementi convettivi dove l'aria calda e umida sale a grande velocità e forma la nube cumuliforme”, e che la tipologia più pericolosa è la “supercella”. Si analizzano fenomeni come il graupel, la grandine e la neve e si scopre che sono nientemeno che gli spazzini dell’atmosfera. Se analizziamo l’acqua che compone le precipitazioni “troviamo che contiene una vasta gamma di particelle e microorganismi alcuni dei quali sono dei veri e propri iniziatori della formazione delle goccioline e dei cristalli di ghiaccio”.

In sostanza, l'atmosfera è un gigantesco reattore fisico, chimico e biologico. L’attività dell’uomo porta nell’atmosfera, ogni giorno, enormi quantità di particelle che entrano nel ciclo dell'acqua. “Un esempio molto allarmante è costituito dalle microplastiche. Siamo abituati a considerare la loro esistenza nell'acqua del mare, ma sono anche sopra le nostre teste, nell'acqua che cade dalle nubi”. Non poteva mancare, alla fine, una sezione dedicata ai cambiamenti climatici “l'equilibrio delle precipitazioni è molto delicato e noi stiamo entrando come un elefante in un negozio di cristalleria", afferma Levizzani. Non stiamo modificando piccoli dettagli, stiamo purtroppo modificando il ciclo nella sua essenza.

Il libro è arricchito da una selezione di bellissime immagini che spiegano graficamente il fenomeno delle precipitazioni e da un glossario di parole scientificamente importanti spiegate con grande semplicità e oculatezza, una piccola biblioteca della pioggia.

Titolo: Quando fuori piove
Categoria: Saggi
Autore: Vincenzo Levizzani
Editore: Il Saggiatore
Pagine: 296
Prezzo: 24,00