Premiate le più belle 'pagine' di scienza
'Il cervello gioca in difesa. Storie di cellule che pensano’ di Gianvito Martino è il vincitore della prima edizione del Premio nazionale di divulgazione scientifica, promosso dall’Associazione italiana del libro e patrocinato dal Cnr. Al secondo e terzo posto, rispettivamente, la fisica del bosone di Higgs raccontata da Ugo Amaldi e la 'Storia della conquista italiana dello spazio' del giornalista Giovanni Caprara
Con il libro 'Il cervello gioca in difesa. Storie di cellule che pensano’ (Mondadori education), il neurologo Gianvito Martino, direttore della divisione di Neuroscienze dell’ospedale San Raffaele di Milano, ha vinto il primo Premio nazionale di divulgazione scientifica, bandito dall’Associazione italiana del libro (Ail) con il patrocinio del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e delle Biblioteche di Roma.
La premiazione della prima edizione del concorso si è svolta lo scorso 9 dicembre nella Capitale persso la sede centrale del Cnr e ha avuto come presentatore il ricercatore e divulgatore Mario Tozzi. Ampia è stata la rappresentanza della comunità scientifica nazionale con interventi di Mario Morcellini (Università di Roma 'La Sapienza’), Sesto Viticoli (vice presidente dell'Associazione italiana per la ricerca industriale), Franco Taggi (epidemiologo dell’Istituto superiore di sanità), Luciano Maiani (fisico emerito dell’Università di Roma 'La Sapienza’) e Andrea Ferrara (Scuola Normale Superiore di Pisa).
Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente il fisico Ugo Amaldi con il libro 'Sempre più veloci. Perché i fisici accelerano le particelle: la vera storia del bosone di Higgs’ (Zanichelli) e il giornalista scientifico del Corriere della Sera Giovanni Caprara con 'Storia italiana dello spazio. Visionari, scienziati e conquiste dal XIV secolo alla stazione spaziale’ (Bompiani).
Cerimonia di assegnazione del Premio nazionale di divulgazione scientifica 2013
“Estremamente soddisfatto dell’esito di questa prima edizione”, si è detto il presidente dell’Ail Giancarlo Dosi, “non solo per la grande partecipazione che ci ha fatto registrare circa 400 opere in gara, ma anche e soprattutto per la qualità e l’interdisciplinarietà riscontrata nei contributi proposti, moltissimi dei quali provengono da ricercatori e docenti universitari”.
La giuria del concorso, composta da oltre cinquanta personalità di vari ambiti disciplinari, ha anche assegnato cinque premi speciali: per le scienze matematiche, fisiche e naturali gli autori di 'Verde Brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale’ (Giunti Editore) Stefano Mancuso e Alessandra Viola; per territorio e ambiente Giovanni Vittorio Pallottino con 'La fisica della sobrietà. Ne basta la metà o ancora meno’ (Edizioni Dedalo); per l’ambito salute Giovanni Maga autore di 'Occhio ai virus. Se li conosci sai come difenderti’ (Zanichelli editore). Quellili per le scienze giuridico-economiche e umanistiche sono invece stati conferiti, rispettivamente, a Giorgio Resta e Vincenzo Zeno-Zencovich, per 'Riparare risarcire ricordare. Un dialogo tra storici e giuristi’ (Editoriale Scientifica) e a Elio Cadelo e Luciano Pellicani per il libro 'Contro la modernità. Le radici della cultura antiscientifica in Italia’ (Rubbettino).
Nel corso della giornata sono inoltre stati assegnati riconoscimenti alla categoria dei giovani autori - per la quale è stato premiato Fabrizio Mastromartino per 'Il diritto di asilo. Teoria e storia di un istituto giuridico controverso’ (G. Giappichelli Editore) - e a quella degli editori, in particolare a Editoriale Scienza per il suo impegno nel campo della divulgazione scientifica rivolta ai più giovani. Altri, infine, hanno riguardato le due 'storiche’ riviste 'Coelum’ e 'Sapere’, mentre alla giornalista Marisa Ingrosso è andato il premio speciale di giornalismo scientifico per i suoi articoli sulla 'Gazzetta del Mezzogiorno’.
Fonte: Giancarlo Dosi , Associazione italiana del libro, email info@associazioneitalianadellibro.com