Vita Cnr

Diplomazia per i beni culturali

scienze per la diplomazia
di Claudio Barchesi

Una giornata per presentare i risultati del programma 'Diplomazia', nato dalla convenzione tra ministero degli Affari esteri e Cnr, per la formazione plurisettoriale presso Istituti Cnr di borsisti provenienti da vari paesi di Balcani, Medio Oriente e Maghreb

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Si è svolto il 2 luglio, presso la sala Conferenze dell’Area della Ricerca di Roma 1 del Cnr (Montelibretti), il workshop internazionale 'Scienze per la diplomazia - Prima valutazione del programma e prospettive per il futuro – Valorizzazione e conservazione dei beni culturali', patrocinato dal Cnr e dalla Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari esteri (Mae). La giornata ha illustrato i risultati raggiunti dal progetto nato dalla convenzione tra Mae e Cnr, che ha portato in Italia, per uno stage di sei mesi circa, 70 borsisti provenienti da Balcani, Medio Oriente e Maghreb, per un tirocinio di formazione plurisettoriale nell’ambito delle politiche del mare, della pesca, del bio-agroalimentare e dei beni culturali.

"Per questo settore i lavori stanno dando ottimi risultati", spiega Sergio Ribichini, dell’Istituto di studi sul Mediterraneo antico (Isma) del Cnr. “Il Cnr sta ospitando 15 borsisti, provenienti da Albania, Bosnia Erzegovina, Egitto, Montenegro, Serbia e Tunisia presso quanttro dei suoi Istituti: per i beni archeologici e monumentali (Ibam), per la conservazione e valorizzazione dei beni culturali (Icvbc),  di studi sul Mediterraneo antico (Isma) e di tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc)”.

La giornata si è aperta con i saluti delle autorità diplomatiche italiane e dei paesi esteri che partecipano al programma. Per il Mae è intervenuto Damiano Francovigh, capo ufficio III della Direzione generale cooperazione allo sviluppo (Dgcs); per il Cnr Virginia Coda Nunziante, responsabile delle Relazioni internazionali dell’Ente che ha sottolineato: “L’alleanza tra diplomazia e scienza deve essere sempre più rafforzata come fattore di cooperazione e strumento di dialogo. Obiettivo di questo programma non è solo quello di trasferire conoscenze, ma anche di sostenere il consolidamento di una capacity building istituzionale necessaria al processo di sviluppo endogeno dei paesi coinvolti”.

Delle attività svolte hanno poi parlato i ricercatori italiani coordinatori delle attività di formazione e incaricati di seguire i borsisti che stanno svolgendo lo stage. La giornata si è conclusa con i saluti delle autorità amministrative locali, dei sindaci dei comuni sabini limitrofi e di Stefano De Caro, direttore generale dell’Iccrom (International centre for the study and preservation of cultural property).

Claudio Barchesi

Fonte: Sergio Ribichini, Istituto di studi sul mediterraneo antico, tel. 06/90672356 , email sergio.ribichni@iscima.cnr.it 

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