Focus: Salute hi tech

La dieta mediterranea? Su Facebook

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di Luciano Celi

Arriva sul social network più famoso 'HealthBook',  l'applicazione realizzata dagli esperti dell'Area di ricerca del Cnr di Pisa con lo scopo di  testare l'aderenza  dello stile di vita alimentare ai principi del modello nutrizionale più salutare

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'Prevenire è meglio che curare', recita un vecchio adagio valido soprattutto nei paesi occidentali, dove gli incidenti cardiovascolari sono tra le principali cause di morte. Come raggiungere però su larga scala gli individui, che potrebbero essere a rischio senza saperlo? La domanda se l'è posta un team dell'Area della ricerca del Cnr di Pisa che include i medici Giorgio Iervasi e Alessandro Pingitore e gli informatici Andrea Marchetti, Marina Buzzi e Maurizio Tesconi. La risposta è stata immediata: usando Facebook.

Così nasce 'HealthBook', l'applicazione 'dieta mediterranea' per il Social Network, usata di fatto come strumento di ricerca. "Questo mezzo ci consente di arrivare a soggetti sani e giovani dei quali possiamo studiare lo stile di vita. La dieta mediterranea è il primo passo di un'osservazione che comprende anche lo stress, l'esercizio fisico e la qualità del sonno. In questo modo è possibile non solo fare prevenzione primaria ma anche prenosologia, ossia studiare la vulnerabilità alle malattie delle persone in relazione allo stile di vita", spiega Alessandro Pingitore, dell'Istituto di fisiologia clinica (Ifc) del -Cnr.

L'applicazione, reperibile all'indirizzo http://apps.facebook.com/dietamediterranea/, è facile da utilizzare. Basta rispondere alle undici domande nelle quali si chiede la frequenza (mai; una, due tre volte alla settimana, oppure una volta al giorno o per ogni pasto) con la quale si mangiano specifiche tipologie di alimenti (pane, pasta, verdura, frutta, carne...), lo stile di vita in relazione al bere. Una volta inviate le risposte, il responso viene restituito sotto forma di post, con la 'diagnosi' di aderenza alla dieta e i possibili correttivi.

"Facebook è uno strumento gratuito, che consente di abbattere i costi, è semplice da utilizzare e a diffusione internazionale. Il nostro programma è tradotto in inglese, portoghese, russo, francese e cinese. In parallelo abbiamo anche candidato il progetto al Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie che afferisce al ministero della Salute: l'HealtBook ha già passato la prima selezione per i progetti presentati in Toscana. Entro la fine di settembre dovremmo sapere se andiamo alla fase successiva", conclude Pingitore che aggiunge: "A oggi oltre 700 persone hanno effettuato il test della dieta mediterranea su Facebook, senza che ne facessimo un annuncio ufficiale".

Luciano Celi

Fonte: Alessandro Pingitore, Istituto di fisiologia clinica, Pisa, tel. 050/3152605 , email alessandro.pingitore@ifc.cnr.it -