Oceanografi per un giorno
Più di 1.400 studenti italiani ed europei si danno appuntamento ad Ancona per partecipare a 'Il mondo della pesca incontra il mondo della scuola', manifestazione promossa e realizzata anche dall'Istituto di scienze marine (Ismar) del Consiglio nazionale delle ricerche
Un confronto tra le esperienze scolastiche italiane ed europee e quelle del settore della pesca e della ricerca in mare. A darsi appuntamento ad Ancona, per partecipare a ‘Il mondo della pesca incontra il mondo della scuola' più di 1.400 studenti. L'iniziativa, promossa e realizzata, tra gli altri, dall'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr) di Ancona, è giunta ormai alla tredicesima edizione, in concomitanza con la 70° Fiera internazionale della pesca.
Unica nel panorama europeo, vede ogni anno la partecipazione di istituti scolastici di città che si affacciano sul bacino del Mediterraneo e di operatori dell'educazione, dell'impresa, e della cultura di Ancona e di molte altre città d'Italia e d'Europa e di Croazia, Slovenia, Polonia, Danimarca, Irlanda, Norvegia e Portogallo.
"L'Istituto del Cnr ha voluto intanto puntare sulla formazione e l'informazione dei più giovani, realizzando un incontro sul tema ‘Conoscere il mare e la sua vita. Lo stato di salute dei mari europei e dell'area del Mediterraneo'", afferma Mauro Marini, direttore dell'Ismar-Cnr di Ancona. "L'idea è di trasferire ai giovani studenti non solo il fascino e la passione della ricerca in mare, ma anche la cultura e la tradizione della pesca marittima, attraverso seminari filmati, visite guidate al porto e ai pescherecci ormeggiati per mostrare come si fa una rete, come si ripara e come si fanno i nodi, oltre alle nuove tecnologie utilizzate per la pesca".
Nel corso della manifestazione, i giovani ospiti hanno anche la possibilità di visitare i laboratori dell'Ismar ed effettuare piccole missioni oceanografiche sulla nave ‘G. Dallaporta' per osservare da vicino le attività dei ricercatori nei settori della biologia dei pesci, della chimica dei processi marini, e apparecchiature elettroniche quali quelle usate per studiare i linguaggi dei delfini.
Ma è soprattutto sulla nave oceanografica che gli studenti sperimentano dal vivo le interessanti operazioni che si svolgono a bordo, le strumentazioni che servono per campionare pesci, fitoplancton, acqua e sedimenti marini, le apparecchiature elettroniche per osservare flora e fauna che popolano i mari e quelle per la navigazione, come radar, scandagli, programmi di navigazione, carte geografiche e marine e la sala motori.
"Creare piccoli oceanografi per un giorno", conclude il ricercatore, "è l'obiettivo dell'iniziativa tesa a trasmettere il fascino del lavoro in mare a questi giovani studenti. I ragazzi poi ci sollecitano ponendo domande insolite, differenti da quelle che si sentono nei convegni o negli workshop scientifici, ad esempio, a cosa servono le ricerche e gli studi in mare e quali prospettive di lavoro offrono".
Fra i temi trattati nel corso di ‘Il mondo della pesca incontra il mondo della scuola', le principali soluzioni tecnologiche volte a ridurre l'impatto ambientale delle attività di pesca e dei consumi e l'acquacoltura, destinata a diventare strategica. Dall'acquacoltura proviene infatti il 45% del pesce consumato nel mondo. In Europa sono oltre 16.500 le aziende impegnate in questo ambito con un fatturato annuo complessivo di oltre 3,5 miliardi di euro e circa 64.000 posti di lavoro. Ma ad Ancona si tengono anche incontri su temi come il nuovo regolamento europeo, le novità introdotte sulla trasformazione del prodotti ittici, gli effetti dei cambiamenti climatici.
Silvia Mattoni
Fonte: Mauro Marini , Istituto di scienze marine, Ancona, tel. 071/2078840, email m.marini@ismar.cnr.it