Teatro

A teatro, la vita di Mileva Maric

Ksenijia Martinovic in un momento dello spettacolo Mileva
di Rita Bugliosi

Lo spettacolo, rappresentato presso il Teatro del Lido di Ostia (Rm) il 19 settembre, propone la biografia della fisica, moglie di Albert Einstein, che diede un importante contributo alle conquiste scientifiche del marito, sebbene non abbia avuto alcun riconoscimento

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“Mileva”, lo spettacolo dedicato alla scienziata Mileva Maric, prima moglie di Albert Einstein, va in scena il 19 settembre presso il Teatro del Lido di Ostia (Rm), all'interno della manifestazione “QuinteScienza”, che mira a divulgare la scienza, la sua storia e i suoi protagonisti attraverso un intrattenimento intelligente e aperto a un pubblico ampio. La rappresentazione teatrale racconta la biografia della fisica serba, prima donna a essere ammessa al Politecnico di Zurigo, dove lavorò a fianco del padre della teoria della relatività. Ed esamina il ruolo che la studiosa ha avuto nelle conquiste scientifiche del marito, indagando la condizione di una donna “in un contesto in cui a essere in primo piano sono sempre gli uomini, un rapporto di sudditanza e di solitudine, un'evidente discriminazione di genere, che dal 1993 ha un nome, 'effetto Matilda', con cui si indica il pregiudizio e la difficoltà di riconoscere il valore dei contributi delle donne alla ricerca scientifica”, spiega l'interprete di Mileva, l'attrice Ksenija Martinovic, che è anche autrice della drammaturgia scritta assieme a Federico Bellini e con la consulenza scientifica di Marisa Michelini, professore di Didattica della fisica all'Università degli studi di Udine.

Martinovic interpreta inizialmente una ricercatrice che desidera comprendere meglio la vicenda scientifica e umana di Mileva Maric, ma a poco a poco si immedesima nella scienziata. Lo spettacolo, basato su una documentazione approfondita che ha preso in esame anche le lettere che Mileva e Albert si sono scambiati, racconta oltre al sicuro concorso di Mileva alle scoperte che fruttarono a Einsten il Nobel, anche del loro infelice matrimonio, terminato con il divorzio: la figlia femmina muore pochi mesi dopo la nascita, la madre di Einstein non sopporta quella nuora intellettuale e il terzo dei loro figli ha problemi di schizofrenia che lo costringono a frequenti ricoveri in ospedali psichiatrici.

Accanto a “Mileva” QuinteScienza ha proposto altre rappresentazioni: “Il principio dell'incertezza” (7 agosto), ispirato a Richard Fenyman e dedicato ai più piccoli; “Pandemie” (8 agosto), lezione interattiva sulla nascita, lo sviluppo e le strategie di contrasto a situazioni come la pandemia di Coronavirus che negli ultimi mesi ha fermato il mondo; “Hypervision” (9 agosto), lezione interattiva sui meccanismi della visione umana e animale, arricchita da strumenti tecnologici, simulazioni ed esperimenti scientifici. Il 29 agosto è andato in scena “Majorana-Un genio controcorrente”, dedicato alle ultime ore del fisico; il 5 settembre è stata la volta di “Marie Curie”, ritratto di una persona spinta lontano, in territori inesplorati, dalla sperimentazione scientifica e da una sete di conoscenza inestinguibile.

QuinteScienza, ideato dall'associazione culturale Affabulazione, fa parte di Romarama, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale.

La scheda

Titolo: Mileva

Regia: Ksenija Martinovic, Federico Bellini

Cast: Ksenija Martinovic, Mattia Cason

Info: Css Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia

Ksenijia Martinovic in un momento dello spettacolo Mileva
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