Vita Cnr

Un virtuale sempre più reale

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di Francesca Gorini

Dal campo del gioco e dell’intrattenimento, queste tecnologie trovano applicazione anche in altri settori, quali l’ottimizzazione di processi industriali e la medicina riabilitativa. Se ne è parlato alla Conferenza annuale dell’Associazione europea di realtà virtuale, organizzata dall’Itia-Cnr presso il Campus del Politecnico di Lecco

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Si è svolta, presso il Campus del Politecnico, a Lecco lo scorso 15 e 16 ottobre, la XII Conferenza annuale dell’Associazione europea di realtà virtuale (EuroVr), punto di incontro tra progettisti software, esperti di tecnologie di visualizzazione e operatori del settore, provenienti da realtà accademico-istituzionali e dal mondo imprenditoriale. Il convegno, organizzato dall’Istituto di tecnologie industriali e automazione (Itia) del Cnr di Milano, ha fatto il punto sui risultati scientifici raggiunti e sulle prospettive di un settore che negli ultimi anni ha travalicato i confini dell’entertainment per trovare applicazione in altri campi: dai processi industriali alla medicina riabilitativa.

“Siamo abituati a pensare alla realtà virtuale come a una modalità 'immersiva’ del gioco elettronico, ma questo è solo uno degli aspetti in cui queste tecnologie trovano applicazione”, spiega Daniele Spoladore dell’Itia-Cnr, organizzatore dell’evento con Claudia Redaelli. “Non a caso, al convegno hanno preso parte numerosi rappresentanti del settore industriale e manifatturiero e molte delle presentazioni hanno riguardato applicazioni innovative per l’ottimizzazione di servizi e processi industriali”.

Ne è un esempio il co-design di prodotti e servizi: in questo caso, la rappresentazione virtuale serve per prevedere e risolvere problemi prima della realizzazione 'materiale’ di un prodotto, con ovvi benefici economici. La realtà virtuale permette anche di 'ridisegnare’ e ottimizzare i processi interni di un’azienda: con l’aiuto di algoritmi di simulazione è possibile identificare a priori eventuali 'colli di bottiglia’ e rendere più efficiente una linea di produzione o di processo. E ancora, la realtà virtuale facilita il 'training’ in situazioni potenzialmente pericolose, impiegando tecnologie immersive e abbattendo i rischi per l’operatore.

L’Itia di Milano da anni si occupa di innovazione e ricerca nel campo del manifatturiero e dell’industria, e, nella nuova sede di Lecco, studia l’utilizzo delle tecnologie virtuali applicate ai settore salute e benessere. “Questa 'due giorni’ è stata fondamentale per incontrare attori di primaria importanza nella creazione degli ambienti digitali immersivi in diversi ambiti, come quello produttivo e per l’innovazione di prodotto. Validi esemplari di questi virtual device sono la fabbrica virtuale o il training per gli operatori sulle linee di montaggio”, spiega Marco Sacco dell’Itia-Cnr.

Il direttore di 'Happy Finish’ Richard Tisdall ha illustrato lo stato dell’arte delle tecnologie di realtà virtuale, in cui il suo gruppo è leader; mentre l’italiano Andrea Gaggioli dell’Università Cattolica ha evidenziato il ruolo delle neuro-tecnologie trasformative applicate alla vita quotidiana.

Fonte: Claudia Redaelli, Daniele Spoladore, Istituto di tecnologie industriali e automazione, Milano

Per saperne di più: - www.eurovr-association.org/conference2015/