Italia in prima fila nell’esperimento che ha portato, per la prima volta, a generare e trapiantare con successo tessuto muscolare ottenuto da cellule staminali adulte, marcando un importante traguardo nel campo della medicina rigenerativa. Lo studio è frutto di un progetto internazionale al quale hanno partecipato ricercatori dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia (Ibcn) del Cnr di Roma, delle Università di Roma Tor Vergata e di Pavia e dell’Istituto Multimedica di Milano, con colleghi inglesi e israeliani. Il tessuto artificiale ottenuto, impiantato in un roditore, a distanza di poche settimane si è integrato perfettamente nella zampa dell’animale.
“Per la prima volta si è riusciti a generare una grossa porzione di muscolo scheletrico, integrandolo sul tessuto già esistente e in parte sostituendolo: il muscolo artificiale ha dimostrato uno sviluppo e una maturazione pari a quello naturale”, spiega Roberto Rizzi dell’Icbn-Cnr. "Il nostro ruolo, in particolare, è stato validare le performance funzionali negli animali trapiantati con cellule staminali adulte supportate da una matrice (idrogel) di peg-fibrinogeno sviluppata in collaborazione con i colleghi del Technion, l’Istituto israeliano di tecnologia: le funzioni muscolari sono risultate completamente ristabilite”.
Il muscolo è stato coltivato in laboratorio partendo da una particolare tipologia di cellule staminali adulte, i mesoangioblasti, precedentemente modificate nel loro Dna in modo da produrre un fattore di crescita dopo l'impianto che avrebbe stimolato lo sviluppo di nervi e vasi sanguigni nell'ospite. L'esperimento è stato pubblicato sulla rivista 'Embo Molecular Medicine’ suscitando immediato entusiasmo, tuttavia i ricercatori rimangono cauti: il muscolo di topo è molto piccolo e sarà necessario ancora un lungo lavoro prima di estendere il processo. “Attualmente stiamo orientando la ricerca verso la realizzazione di piccole porzioni di muscolatura umana”, aggiunge Claudia Bearzi dell’Icbn-Cnr. “Inoltre, stiamo sviluppando un network che rappresenti un punto di riferimento nell'ambito della medicina rigenerativa muscolare, mettendo a disposizione studi e tecnologie sviluppate anche attraverso esperienze internazionali. Lo sviluppo di questo settore, infatti, dipende fortemente dalla capacità di integrare le tecnologie più recenti basate su cellule staminali con biomateriali innovativi e piattaforme di screening genetico massivo”.
Fonte: Roberto Rizzi , Istituto di biologia cellulare e neurobiologia (Ibcn-Cnr), Roma, tel. 06/501703025, email roberto.rizzi@cnr.it