Vita Cnr

Farsi i muscoli con le staminali

Immagine stilizzata muscolo
di Francesca Gorini

Un eccezionale esperimento internazionale pubblicato su 'Embo Molecular Medicine’, cui  hanno contribuito ricercatori dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Cnr di Roma, ha permesso per la prima volta di trapiantare con successo del tessuto muscolare generato da cellule staminali adulte. Il risultato, apre nuove prospettive per la medicina rigenerativa

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Italia in prima fila nell’esperimento che ha portato, per la prima volta, a generare e trapiantare con successo tessuto muscolare ottenuto da cellule staminali adulte, marcando un importante traguardo nel campo della medicina rigenerativa. Lo studio è frutto di un progetto internazionale al quale hanno partecipato ricercatori dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia (Ibcn) del Cnr di Roma, delle Università di Roma Tor Vergata e di Pavia e dell’Istituto Multimedica di Milano, con colleghi inglesi e israeliani. Il tessuto artificiale ottenuto, impiantato in un roditore, a distanza di poche settimane si è integrato perfettamente nella zampa dell’animale.

“Per la prima volta si è riusciti a generare una grossa porzione di muscolo scheletrico, integrandolo sul tessuto già esistente e in parte sostituendolo: il muscolo artificiale ha dimostrato uno sviluppo e una maturazione pari a quello naturale”, spiega Roberto Rizzi dell’Icbn-Cnr. "Il nostro ruolo, in particolare, è stato validare le performance funzionali negli animali trapiantati con cellule staminali adulte supportate da una matrice (idrogel) di peg-fibrinogeno sviluppata in collaborazione con i colleghi del Technion, l’Istituto israeliano di tecnologia: le funzioni muscolari sono risultate completamente ristabilite”.

Il muscolo è stato coltivato in laboratorio partendo da una particolare tipologia di cellule staminali adulte, i mesoangioblasti, precedentemente modificate nel loro Dna in modo da produrre un fattore di crescita dopo l'impianto che avrebbe stimolato lo sviluppo di nervi e vasi sanguigni nell'ospite. L'esperimento è stato pubblicato sulla rivista 'Embo Molecular Medicine’ suscitando immediato entusiasmo, tuttavia i ricercatori rimangono cauti: il muscolo di topo è molto piccolo e sarà necessario ancora un lungo lavoro prima di estendere il processo. “Attualmente stiamo orientando la ricerca verso la realizzazione di piccole porzioni di muscolatura umana”, aggiunge Claudia Bearzi dell’Icbn-Cnr. “Inoltre, stiamo sviluppando un network che rappresenti un punto di riferimento nell'ambito della medicina rigenerativa muscolare, mettendo a disposizione studi e tecnologie sviluppate anche attraverso esperienze internazionali. Lo sviluppo di questo settore, infatti, dipende fortemente dalla capacità di integrare le tecnologie più recenti basate su cellule staminali con biomateriali innovativi e piattaforme di screening genetico massivo”.  

Fonte: Roberto Rizzi , Istituto di biologia cellulare e neurobiologia (Ibcn-Cnr), Roma, tel. 06/501703025, email roberto.rizzi@cnr.it