Saggi

L'età porta equilibrio

Invecchiare con saggezza
di Beatrice Martini

In “Invecchiare con saggezza” (Il Mulino), ispirato al “De senectute” di Cicerone, gli autori, Martha C. Nussbaum e Saul Levmore, prendono spunto da una serie di conversazioni di un gruppo di amici sessantenni che parlano della vecchiaia, per esaminare diversi aspetti della terza età - dalla pensione alla trasformazione fisica -, fornendo un quadro articolato di questa fase della vita

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“Invecchiare significa accumulare esperienze, acquisire saggezza, amare e perdere, e sentirsi sempre più a proprio agio dentro la propria pelle, per quanto essa possa avvizzire”. Gli autori di “Invecchiare con saggezza” (Il Mulino), Martha C. Nussbaum e Saul Levmore, hanno scelto per il testo una struttura particolare, ispirata al “De senectute” di Cicerone (45 a.C.), opera scritta sulla traccia di una conversazione tra Cicerone e Attico, in cui è coinvolto un Catone ottantenne, uomo sano e con un ruolo politico attivo, al quale viene chiesto di raccontare com'è la vecchiaia. In modo analogo, il libro è stato scritto prendendo spunto da una serie di conversazioni intraprese da un gruppo di amici sessantenni che discorrono sulla vecchiaia. Ogni capitolo, prende in esame un aspetto della terza età, e offre punti di vista diversi e talvolta si “rispondono” l'un l'altro; inoltre, all'inizio di ogni capitolo sono presenti domande guida che anticipano gli specifici temi trattati nelle pagine successive.

Uno degli obiettivi del volume è suggerire una riflessione al lettore, coinvolgerlo in una “conversazione multilaterale” su argomenti percepiti come scomodi o spiacevoli, che troppo spesso vengono accantonati, e ripresi solo all'emergere di problematiche a questi connesse, quando invece sarebbe stato utile parlarne prima e trovarsi preparati. Il testo trasmette l'importanza di demolire gli stereotipi relativi alla vecchiaia, così da proiettarsi senza remore qualche anno avanti e provare a comprendere non solo il proprio futuro, ma lo stato attuale di quanti si trovano già lì.

Grazie anche all'appartenenza degli autori a settori diversi - la filosofia per Nussbaum e la giurisprudenza per Levmore – i due affrontano le questioni legate alla terza età da vari punti di vista, coinvolgendo diverse discipline e operando una commistione tra le rispettive conoscenze, riuscendo in tal modo a restituire tutti i nodi di un tema complesso. Vengono discussi i temi della pensione, come questione sociale e individuale, e del legame col passato, che si esprime in uno sguardo nostalgico che caratterizza molte persone anziane; si affronta l'argomento dell'amicizia, guardando anche in questo caso alla relativa opera di Cicerone (De amicitia), ed è indagata la questione del corpo dell'anziano e di come la sua apparenza venga percepita dalla società. “In teoria le rughe dovrebbero essere indice di saggezza, senso dell'umorismo e socievolezza, e non di una vita giunta al termine. Sappiamo di società che glorificano la vecchiaia, ma la nostra ha una spiccata predilezione per la giovinezza”.

Il libro si conclude con l'ottavo capitolo intitolato “L'atto del dare”, in cui Levmore illustra vari aspetti delle questioni ereditarie, mentre Nussbaum propone una riflessione sull'altruismo come valore, intrecciato al rischio di isolarsi al sopraggiungere della terza età. “Invecchiare con saggezza” offre una prospettiva arricchente sulla vecchiaia e si propone di sdoganarne i tabù e trasmettere l'idea che la terza età riguarda tutti noi.

titolo: Invecchiare con saggezza
categoria: Saggi
autore/i: C. Nussbaum Martha, Levmore Saul
editore: Il Mulino
pagine: 323
prezzo: € 24.00