Focus: Bambini

Mangioca: imparare a mangiare divertendosi

Bambini che giocano con Mangioca
di Rita Bugliosi

Lo ha messo a punto l'Isa-Cnr, che lo ha presentato all'ultima edizione di Futuro remoto. Funziona in modo simile al Gioco dell'oca, ma durante il percorso si apprendono informazioni sulla corretta alimentazione e sullo stile di vita sano. Le pedine sono costituite da cibi e le caselle propongono quesiti da risolvere o esperimenti da eseguire

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Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la 'Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza' per ricordare a tutti la necessità di tutelare i più piccoli da violenze, abusi, emarginazione. La commemorazione può essere utile però, anche per puntare i riflettori su questioni meno gravi ma comunque considerevoli, come l'importanza di seguire un'alimentazione e uno stile di vita sani sin da piccoli, per garantirsi un buono stato di salute da adulti. Bambini e adolescenti considerano però un sacrificio seguire una dieta ricca di fibre, frutta e verdura, preferiscono consumare cibi a elevato contenuto calorico e spesso praticano poca attività fisica. Abitudini negative e difficili da sradicare attraverso i tradizionali metodi di educazione alimentare. Da qui è scaturita l'idea di utilizzare come strumento didattico il gioco che, mediante il divertimento, consente loro di assimilare i messaggi e di diventare protagonisti e promotori di comportamenti sani.

È nato così Mangioca, realizzato dall'Istituto di scienze dell'alimentazione (Isa) del Cnr di Avellino nell'ambito di Futuro Remoto, la manifestazione di diffusione della cultura scientifica e tecnologica che si svolge a Napoli. “Mangioca è interattivo, riproduce la struttura e le regole del Gioco dell'oca ed è rivolto a bambini in età scolare”, spiega Alfonso Siani dell'Isa-Cnr. “A idearlo sono state le colleghe Marika Dello Russo, Annarita Formisano e Carmela Spagnuolo ed è stato pensato come un gioco a squadre da effettuare a terra, con un percorso a spirale di 27 caselle”.

Frutta e verdura

Ogni squadra procede lungo il percorso muovendo la propria pedina-alimento di un numero di caselle pari al numero uscito dal lancio di un dado gigante. “Le pedine-alimento sono realizzate con confezioni di cibi in commercio, quali scatole di cereali o di biscotti, bottiglie di latte e simili” continua il ricercatore. “L'obiettivo è raggiungere per primi la casella finale, conquistando il titolo di 'bravo mangiocatore'".

Le caselle riportano inoltre alcuni messaggi relativi alla sana alimentazione e al corretto stile di vita, tra i quali ad esempio quelli sull'importanza di fare colazione, di assumere la giusta porzione quotidiana di carboidrati e grassi, di seguire la stagionalità di frutta e verdura e di bere una giusta quantità di acqua, di non trascorrere troppo tempo davanti alla tv e di dormire un adeguato numero di ore.

"Le caselle-messaggio prevedono che la squadra che arriva su di esse legga a tutti il testo scritto, punto di partenza per approfondire un tema specifico; le caselle-gioco richiedono invece di risolvere un quesito, un indovinello o di completare una filastrocca", chiarisce Siani. "Nelle caselle-sfida le squadre si affrontano nel risolvere un esperimento nel più breve tempo possibile; le caselle-fermo un turno o retrocedi prevedono un comportamento non sano che blocca la squadra per un turno o la fa retrocedere. Le penalità vengono pagate sempre attraverso esercizi fisici, che hanno lo scopo di sottolineare l'importanza di essere attivi durante tutto il gioco”.

Mangioca è dunque un percorso in cui divertimento e apprendimento si fondono, portando il bambino ad assimilare con efficacia le nozioni fornite.

Fonte: Alfonso Siani, Istituto di scienza dell'alimentazione, Avellino, tel. 0825/299353, e-mail: asiani@isa.cnr.it

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