Fernand Braudel è stato uno degli storici contemporanei più noti e importanti, sicuramente il maggiore per quanto riguarda il Mediterraneo. Allievo ed erede di Lucie Febvre alla guida de Les Annales, è stato pertanto un protagonista di quella nuova storiografia di cui la rivista francese fu la rivoluzionaria capostipite, tesa soprattutto a indagare il passato per comprendere il presente e traguardare il futuro. E proprio sugli Annali e su questa rivoluzione si incentra la gran parte degli interventi raccolti in un volume provvidenzialmente riedito con il titolo “I tempi della storia”.
Per far intendere l'approccio braudeliano, basta una frase data in risposta a Maria Antonietta Macciocchi, che lo intervistò nel 1985: “Per me c'è solo un'interscienza e se dovessi pubblicare una rivista la chiamerei così. Tra interscienza e interdisciplinare c'è una grande differenza: in quest'ultima si celebrano le nozze legali tra due scienze vicine, la storia e l'economia. Ma io sono per la promiscuità generalizzata. Occorre lavorare ad opere che coniughino tutte le scienze insieme. Nel mescolare le scienze, devono prevalere i cattivi costumi”. Il volume raccoglie poi altri interessanti contribuiti, tra cui una dettagliata e articolata bibliografia e alcuni dei contributi che un gruppo di storici della rivista L'Inchiesta dedicarono a Braudel, tra cui quello di Luca Meldolesi che è uno dei curatori della raccolta. Alla sua vocazione per la contaminazione scientifica, lo storico francese univa quella per la contaminazione espressiva: fu autore di trasmissioni televisive, anche per bambini, e di libri di fotografia. E nella sua produzione storiografica mantenne una grande capacità narrativa, anche in questo confermando uno dei punti fermi delle Annales.
titolo: I tempi della storia
categoria: Saggi
autore/i: Braudel Fernand
editore: Dedalo
pagine: 411
prezzo: € 17.90